Secondo i dati Istat, dopo il Giappone il nostro è il Paese più vecchio del mondo con 168,7 anziani ogni 100 giovani. Consapevoli di questa realtà, cinque giovani start-up italiane hanno deciso di inserirsi nel settore della longevità ideando delle soluzioni interessanti.
Hunova
La Movendo Technology, start-up genovese, realizza strumenti riabilitativi e diagnostici efficaci e di facile utilizzo, atti al miglioramento della qualità del trattamento del paziente. Grazie a collaborazioni clinico-scientifiche è arrivata a creare il primo aiuto fisioterapista robotico al mondo: Hunova.
Amyko
Una start-up di Arenzano ha ideato Amyko, un braccialetto a tecnologia interamente passiva che intende essere il primo collettore di informazioni in grado di mettere in contatto l’utente con gli attori della sanità. L’obiettivo che si prefigge è semplificare gli standard di sicurezza, rendendoli agili e immediati.
Heartwatch
Tre ragazzi under 30 hanno ideato HeartWatch, un sistema di riconoscimento facciale avanzato capace di rilevare parametri vitali (frequenza cardiaca/respiratoria), con l’intento di voler migliorare la qualità della vita degli ospiti nelle residenze per anziani. Il vantaggio maggiore di questo strumento è la non invasività per l’utente, in quanto per la rilevazione dei parametri non richiede una superficie di contatto, a differenza delle soluzioni concorrenti.
GenoTest
My genomics è una startup di San Marino che ha come principale obiettivo il benessere psico-fisico di ogni individuo e per conseguirlo offre supporto e innovazione proponendo sempre nuovi GenoTest per individuare mutazioni genetiche che aumentano il rischio di sviluppare malattie e fare prevenzione.
Daivai.com
La fiorentina Daivai ha ideato l’omonima piattaforma online che facilita la diffusione di soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità di vita in casa in tre ambiti: Comfort ed Efficienza, Salute e Sicurezza, Infotainment.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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