Dimmi cosa mangi a Natale e ti dirò da dove vieni

Dimmi cosa mangi a Natale e ti dirò da dove vieni

23 Dicembre 2018 Categoria: Food & Beverage

In Italia ogni regione ha le proprie tradizioni per pranzi e cene delle feste natalizie, dai tortellini in brodo alle frittelle di baccalà, anche se i simboli del Natale rimangono il panettone e il pandoro, che da sempre dividono gli Italiani tra chi ama canditi e uvetta e chi preferisce lo zucchero a velo, da gustare classici o farciti con qualche morbida crema.

Natale è la festa gastronomicamente più importante non solo per noi italiani, ma anche per molti popoli nel resto del mondo. Come accade nelle nostre case, anche altrove esiste un gran numero di pietanze ispirate all’occasione.Eccovi una carrellata di piatti tradizionali natalizi che vengono consumati in giro per il mondo.

In Inghilterra il simbolo delle festività natalizie è il Christmas Pudding, una ricetta dalle tradizioni molto antiche, must di ogni tavola inglese. Si tratta di un dolce dalla trama rustica che solitamente viene servito insieme al rum o al brandy butter. Curiose sono le superstizioni legate a questo dolce. Un esempio: il Christmas pudding contiene 13 ingredienti (come Gesù e i suoi discepoli) e durante la preparazione ogni membro della famiglia deve essere presente per girare l’impasto, rigorosamente in senso antiorario, da est a ovest (per onorare l’arrivo dei Re Magi). All’interno del composto vengono inserite monetine, anelli o ditali, oggetti che faranno la fortuna di chi li troverà. Speriamo non del suo dentista!

La cucina natalizia in Francia è invece estremamente raffinata: molti i piatti di pesce, le escargot, le ostriche – perfette nei mesi freddi – e il salmone. Chi preferisce la carne sceglie il pollo arrosto, l’oca o il tacchino servito con le castagne. Il dolce tipico di queste festività è il Buche de Noel, quello che in Italia chiamiamo tronchetto di Natale. Molto diffuso è anche la Galette des Rois, la torta dei re: un dolce di pasta sfoglia ripieno di crema di mandorle che nasconde all’interno una figurina di gesso colorata. A chi la trova, il piacere di essere Re o Regina della casa per un giorno.

In Spagna le pietanze tradizionali del Natale annoverano una particolare e buonissima zuppa a base di carne e verdure, la escudella y carn d’olla, e il tacchino al forno con frutta glassata. Dopo la cena è tradizione allestire un “angolo dei dolci” che arricchiscono di colore e dolcezza le tavole della Spagna intera. Sono molte le delizie del Natale proposte, anche se il prodotto per eccellenza di questi giorni è sicuramente il torrone. Un altro dolce tradizionale è il marzapane, elaborato con mandorle e zucchero, solitamente presentato sotto forma di figure.

In Finlandia, il paese di Babbo Natale, c’è un’intensa produzione di dolci di ogni genere. I più famosi sono delle paste a forma di stelle di Natale e dei biscotti chiamati piparkakku. Durante la cena vengono servite bevande tipiche come il Glögg, una specie di vin brulé fatto con mandorle, uva sultanina e cannella, bevuto in tutta l’area scandinava.

In Russia, di tipico c’è lo zakuski, un antipasto a base di pesce finemento tagliato e condito con salse speciali. Ideale per accompagnare shottini di vodka.

In Polonia la cena di Natale è composta da 12 portate, una per ogni apostolo ed è tradizione lasciare libero un posto a tavola per l’ospite dell’ultimo momento. Non possono mancare il bigos, piatto tradizionale di crauti, funghi e prugne, e i Pierniki, tipici dolci al miele dalle forme più bizzarre.

In Etiopia il piatto tipico delle feste è il Doro Wat on Injera, una pasta spugnosa e soffice servita con carne e una colorata varietà di spezie e condimenti saporiti. 

In Argentina c’è il sole, quindi si mangia l’asado, la tipica carne alla griglia. Tradizionali sono i niños envueltos, una bistecca tagliata a quadretti riempita con uova sode e spezie. Per dolce è molto amato il roscón de reyes, un ciambellone con frutta candita.

Dall’inizio di dicembre le chiese in Perù organizzano le Chocolatadas. Con le donazioni dei cittadini si prepara panettone e cioccolata calda da offrire ai meno fortunati.

Negli Stati Uniti il pranzo di Natale è sinonimo di tacchino ripieno, non diversamente dal Thanksgiving, condito con salsa di mirtilli e verdure. Per il dessert ritroviamo il Christmas Pudding, i Brownies, e un assortimento di Mince Pies, tortine di pasta frolla condite con frutta secca, che secondo gli americani è il dolce preferito da Babbo Natale. La notte della vigilia, prima di andare a dormire, i bambini americani lasciano uno o due tortine sul bordo del caminetto per ringraziare Santa, e una carota per la renna.

Nelle Filippine, che sono un paese prevalentemente cattolico, le feste cominciano il 16 dicembre con la prima delle 9 messe all’alba. I venditori di strada offrono vari tipi di spuntini filippini, tra cui la tsokolate (cioccolata calda) e il puto bumbong, riso colorato insaporito con cocco e zucchero di canna. Dopo la messa di mezzanotte, c’è la Nocha Buena. Il pasto ha 12 portate e ruota attorno al maiale arrosto o al prosciutto. Per dessert si mangia il kalamay, fatto con riso, burro d’arachidi, zucchero di canna e latte di cocco.

A questo punto non resta che sedersi a tavola con l’acquolina in bocca…Buon appetito!

Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

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