Combinare un lavoro a tempo pieno con impegni professionali e personali non è affatto semplice ma esistono una serie di accorgimenti che possono rivelarsi utilissimi per raggiungere un discreto equilibrio.
Work-life balance significa riuscire a bilanciare vita lavorativa e privata, in modo tale che tutto si incastri perfettamente. Ma se il tempo a disposizione di ciascuno di noi è sempre meno e sempre di più sono le ore da dedicare al loro, come possiamo far sì che le lancette dell’orologio rallentino o cambino direzione?
Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), 1 lavoratore su 8 lavora più di 50 ore a settimana, mentre 15 sono le ore che un lavoratore a tempo pieno utilizza in media per le proprie attività personali, che vanno da quelle irrinunciabili (mangiare, dormire) fino allo svago.
Trovare il giusto equilibrio non è semplice, ma non è impossibile. In un mondo di overworking, ci sono diverse soluzioni per raggiungere un soddisfacente work-life balance.
Di seguito ecco 7 consigli che possono aiutare a vivere meglio e, allo stesso tempo, essere più produttivi.
1. Definire le priorità
Purtroppo, fare tutto ciò che si vuole è impossibile, visto che le giornate sono lunghe solo 24 ore. Ognuno ha il suo metodo per definire le priorità, per esempio Mark Twain diceva: “mangia una rana viva come prima cosa al mattino e niente di peggio può capitarti durante il resto della giornata”. Questo può essere un buon modo per iniziare la giornata: dedicarsi in prima battuta all’urgenza, o a quella cosa che ci sta antipatica e poi vivere con tranquillità il resto della giorno.
2. Stabilire dei limiti
Spegnere il cellulare la sera, scollegarsi dalla chat aziendale, mettere il silenzioso. Molti sono i modi per staccare la spina e darsi una tregua dopo il lavoro. L’importante è trovare un modo per sfuggire alla frenetica attività giornaliera, e fermarsi un attimo per far circolare i propri pensieri liberamente.
3. Ascoltare il corpo
Stress e stanchezza sono solo due dei segnali che il nostro corpo ci manda per dirci di rallentare. La routine di tutti i giorni è frenetica, gli imprevisti sono all’ordine del giorno e le cose da fare si moltiplicano a tutte le ore. Il nostro corpo è consapevole di cosa ci possa fare bene e cosa no, ed è il caso di ascoltarlo: se la stanchezza, lo stress, il nervosismo, le mille cose da fare e che ci affollano la mente superano il limite e virano verso il malessere, è il caso di darsi una tregua ed ascoltarsi.
4. Trovare il tempo per se stessi
Quando eravamo bambini il tempo per giocare e per dedicarci ai nostri hobby era tantissimo, mentre adesso, da adulti, dobbiamo muoverci come giocolieri in una vita piena di cose da fare. Tuttavia, è essenziale (e salutare) riservarci del tempo per fare ciò che amiamo e trovare del tempo per noi stessi: che sia leggere un buon libro, guardare la serie che ci piace tanto, andare a vedere la nuova mostra di cui tutti parlano, o qualsiasi altra cosa ci faccia stare bene.
5. Gestire le energie
Il vero problema non è quante ore lavoriamo, ma come investiamo le nostre energie ogni giorno. Ce lo dice anche l’Harvard Business Review in un articolo intitolato “Gestisci le tue energie, non il tuo tempo”. Più che un insieme di ore e minuti, una giornata è fatta di routine e abitudini che, messe tutte insieme, possono fare la differenza. Il segreto è capire come gestire le proprie energie e canalizzarle nella direzione giusta per trarne il maggior beneficio, sia lavorativo che personale.
6. Delegare agli altri, e non sentirti in colpa
A volte, quando ci si sente sopraffatti dalle cose da fare, è accettabile (e consigliato) chiedere aiuto ad un collega, e delegare certi compiti ad altri. Quest’azione non è un invito ad affidare tutti i propri task agli altri, quanto piuttosto un’esortazione ad accettare i propri limiti e capire che, ogni tanto, una mano serve a tutti.
7. Scegliere un luogo di lavoro che supporti la flessibilità
Il lavoro si sta smaterializzando, anche grazie alle nuove tecnologie. Possiamo lavorare dove vogliamo, quando vogliamo. A Milano, un’azienda su due ha adottato lo smart working, una modalità di lavoro agile che punta a focalizzarsi sui risultati ottenuti anziché sulle ore di permanenza in ufficio. Tra gli abilitatori dello smart working, ci sono anche i coworking e i luoghi di lavoro innovativi come Copernico, che mette a disposizione delle aziende spazi in condivisione e servizi che supportano il lavoro flessibile, la crescita delle imprese ed il benessere delle persone.
In definitiva raggiungere un buon work-life balance è come giocare a tetris: per vincere il gioco, bisogna incastrare ogni pezzo perfettamente, e far sì che tutto rimanga sotto controllo il più a lungo possibile.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Francesca Zuffi, Copernico, redazione@exportiamo.it
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