Immaginare di poter dormire un po’ di più, fosse anche solo per 5 minuti, prima che il suono della sveglia arrivi a infrangere i nostri sogni, è un pensiero che certamente spesso accarezza le nostre menti. E una volta l’anno, quando l’orologio mostra l’una di notte e noi portiamo indietro la lancetta dell’orologio di un’ora, non ci sembra vero di poter rimanere a poltrire sotto le lenzuola per un’ora in più!

L’ultima domenica di ottobre ci si sveglierà più riposati, avendo guadagnato un’ora di sonno in più, ma la giornata da affrontare sarà più corta, con il buio che nel pomeriggio delle settimane successive arriverà sempre più presto fino al 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno. Da allora le giornate torneranno ad allungarsi, finché, a fine marzo, sarà possibile tornare all’ora legale e spostare di nuovo le lancette un’ora in avanti.

La Commissione Europea e l’abolizione dell’ora legale

Ma il cambio tra ora legale e solare nel 2019, come annunciato a inizio settembre dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, dovrebbe essere uno degli ultimi.

Infatti in base ai risultati di una consultazione sull’abolizione dell’ora legale si rafforza l’orientamento dell’Europa di passare all’ora solare tutto l’anno. Su 4,6 milioni di cittadini, di cui una gran parte dei Paesi del Nord Europa, l’84% ha votato per l’abolizione dello spostamento delle lancette due volte l’anno. Di conseguenza la Commissione potrebbe ratificare tale decisione anche se va specificato che si è trattato di una consultazione pubblica non vincolante avvenuta tramite un questionario online attraverso il quale i cittadini sono stati invitati ad esprimere le loro opinioni sull’argomento.

I cittadini di Cipro, Grecia e Olanda sono d’accordo con l’ora legale, quelli di Finlandia, Polonia, Spagna, Lituania, Ungheria, Croazia, Svezia, Portogallo, Germania e Belgio, preferiscono l’altra.

I vantaggi dell’ora legale

L’ora legale fu introdotta diverse decine di anni fa per rendere maggiormente luminose le giornate nei Paesi del Sud Europa. Ma soprattutto per contribuire ad un importante risparmio energetico sulla bolletta della luce. Grazie all’ora legale si può stimare un risparmio dello 0,2% all’anno del consumo elettrico, pari in media a circa 100 milioni di euro all’anno risparmiati, risparmio che fa bene anche all’ambiente visto che per esempio per esempio nel 2017 l’Italia, con un minore consumo di elettricità, ha evitato l’emissione di 320 mila tonnellate di CO2.

Secondo alcuni studi, inoltre, più ore di luce fanno aumentare i livelli di serotonina che migliora umore e sonno, perciò sarebbe meglio avere un’ora legale tutto l’anno piuttosto che cambiare orario ogni sei mesi.

La proposta della Commissione

La Commissione ha proposta la deadline di Brexit come data ultima per passare all’ora legale che sarebbe domenica 31 marzo 2019.
“Successivamente, gli Stati membri che intendono passare in modo permanente all’ora solare potranno effettuare un altro spostamento delle lancette domenica 27 ottobre 2019. Dopo tale data non sarà più possibile effettuare cambi stagionali dell’ora”.

Lo sapevate che ….

Il biologo George Vernon Hudson nel 1895, alla Royal Society della Nuova Zelanda, propose di spostare le lancette dell’orologio in avanti durante l’estate per usufruire di ore di luce in più. La sua idea ricevette poco consenso e venne accantonata fino a quando, nel 1907, il costruttore inglese William Willet la propose come soluzione alla crisi energetica europea durante la Prima guerra mondiale. Nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra ha approvato il ‘British Summer Time’ e in breve tempo, la maggior parte delle nazioni ha adottato il nuovo ’sistema’.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Morvarid Mahmoodabadi, redazione@exportiamo.it

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