California: la crescita passa attraverso un futuro 100% green

California: la crescita passa attraverso un futuro 100% green

21 Settembre 2018 Categoria: Energia & Ambiente Paese:  USA

A dispetto delle politiche del Governo centrale americano, la California ha intrapreso un percorso verso l’indipendenza totale dai combustibili fossili, da raggiungersi gradualmente entro il 2045. Ecco come il “The Golden State” si prepara ad avere un ruolo chiave nel futuro della green economy.

Se da un lato gli Stati Uniti saranno l’unico Paese al mondo a non rispettare l’accordo sul clima di Parigi per volontà del nuovo esecutivo targato Trump, dall’altro c’è la California che ha stilato il piano per diventare “100% green” entro il 2045.

Infatti nelle scorse settimane l’assemblea statale californiana ha votato a favore del Senate Bill 100 che ora aspetta di diventare legge con la firma del Governatore democratico Jerry Brown, prevista entro la fine di settembre.

Il piano prevede il passaggio totale della produzione di corrente elettrica dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili entro il 2045, con una sensibile riduzione delle emissioni di carbonio; tale intento verrà raggiunto in modo graduale (33% entro il 2020, 60% nel 2030, 100% nel 2045).

Dunque, dopo le Hawaii, anche la California si appresta a centrare questo importante obiettivo ritagliandosi un ruolo chiave a livello mondiale in tema di green economy.

Michael Brune, direttore esecutivo della più grande ed antica associazione ambientalista americana Sierra Club, ha commentato così la svolta storica: “Questo è un momento cruciale per la California, gli Stati Uniti ed il mondo. Mentre Trump ignora la crisi climatica, la California alimenterà milioni di case ed attività commerciali con energia pulita entro il 2045, se non prima. I numerosi incendi e le temperature record raggiunte nell’ultimo periodo hanno dimostrato che non possiamo più perdere tempo per affrontare la crisi climatica. E la soluzione è rappresentata dal passaggio all’energia pulita che avvierà una nuova era di prosperità e salute per tutta la popolazione. Oggi la California ha dimostrato che l’indipendenza totale dai combustibili fossili è possibile.”

Secondo Tom Werner, CEO dell’azienda SunPower, il piano avrà risvolti positivi sia sui consumatori che dal punto di vista occupazionale: “Lo sfruttamento totale dell’energia solare creerà in California 100.000 nuovi posti di lavoro riducendo sensibilmente il costo dell’energia. Questo è un piano audace che apre ad interessanti opportunità economiche e migliora sensibilmente la qualità dell’ambiente: tutto il mondo ci sta guardando e sarà la California a guidare questo processo di transizione globale verso un futuro pulito, affidabile ed efficiente.”

Ciò che sicuramente colpisce è la dissonanza con le politiche del Governo centrale statunitense, il quale più volte si è esposto a favore di un “ritorno al passato” con nuovi sussidi a favore dell’industria del carbone e dell’Oil&Gas. La California, invece, è già proiettata verso un futuro sempre più “green” legato alle fonti di energia rinnovabili.

I numeri della California

Attualmente la California rappresenta la quinta economia mondiale e contribuisce per il 14,7% al PIL degli Stati Uniti. Proprio nel 2018 “The Golden State” con un prodotto interno lordo di 2.747 miliardi di dollari (il livello più alto dal 2002) ha superato la Gran Bretagna piazzandosi alle spalle di Cina, Giappone e Germania. Tra i settori più importanti – oltre all’hi-tech concentrato prevalentemente nella Silicon Valley grazie alla presenza di colossi come Google, Oracle, Intel, Apple e Facebook – ricordiamo anche la fiorente industria del cinema ad Hollywood ed il settore agricolo nella dinamica Central Valley. In forte espansione vi sono anche i servizi (la Wells Fargo ha sede a San Francisco) e l’industria del turismo che secondo le previsioni produrrà entro il 2021 un business pari a 152 miliardi di dollari annui.

Secondo il Census of Bureau nel 2017 la California ha importato beni e servizi per 440 miliardi di dollari (18,8% sul totale degli Stati Uniti) con un aumento del 7,4% rispetto al 2016.

Nel 2017 l’Italia si è piazzata al 15esimo posto nella graduatoria dei principali Paesi fornitori con 4,30 miliardi di dollari esportati ed una crescita del 7% rispetto al 2016. La bilancia commerciale tra il Belpaese e “The Golden State” ha sfiorato quota 6 miliardi di dollari lo scorso anno generando un surplus commerciale positivo di 2,66 miliardi favore dell’Italia. Si segnala inoltre il calo delle importazioni di prodotti Made in CA in Italia pari a 1,64 miliardi di dollari nel 2017, in calo del 17.4% rispetto al 2016.

In linea di massima la California si conferma uno “Stato importatore” dato che il valore totale delle esportazioni nel 2017 è stato di 172 miliardi di dollari, con una variazione positiva del 5,2% rispetto all’anno precedente ed un saldo commerciale negativo nella bilancia commerciale di ben 268 miliardi (39% sul totale Stati Uniti). Infine si evidenzia che la scelta “green” potrebbe impattare positivamente anche sull’economia interna visto che il 30% dell’elettricità consumata in California nel 2017 è stata acquistata da Canada, Messico e da altri Stati del Mid-West.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Anthony Pascarella, redazione@exportiamo.it

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