Agroalimentare: arriva il talent per far crescere la filiera con millenials e blogger

Agroalimentare: arriva il talent per far crescere la filiera con millenials e blogger

20 Settembre 2018 Categoria: Food & Beverage

Cambiano le modalità di conoscenza e comunicazione del cibo e del vino, sempre più attraverso il web e i social media. E da Padova e Treviso parte, nel segno del Talent, la svolta 4.0 della filiera agroalimentare per esplorare le nuove frontiere del marketing, promuovere la conoscenza e l’export delle specialità locali, allargare la platea di consumatori finali grazie alla potenza virale dei food blogger, vere icone social capaci di inchiodare ogni giorno ai fornelli milioni di utenti.

È l’idea che muove “Talent for Food”, il primo food contest italiano dedicato alle eccellenze della filiera agroalimentare, promosso dai Gruppi Alimentare e Vinicolo e Distillati Liquori di Assindustria Venetocentro, che dopo la prima edizione a Padova vede ora la presenza anche delle imprese trevigiane, con ben 24 imprese partecipanti complessive. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Associazione Italiana Food Blogger e DIEFFE Accademia delle Professioni.

Il format lanciato sulla piattaforma Aifb nei giorni scorsi, ha da subito raccolto l’interesse dei food blogger in Italia e all’estero. Ai quaranta food blogger selezionati sarà inviata una ‘Mistery Box’ con i prodotti delle 24 aziende, un paniere veneto con il quale dovranno cimentarsi realizzando due ricette originali o della propria tradizione regionale, una dolce e una salata, utilizzando almeno 5 dei prodotti veneti (bonus per chi ne utilizzerà di più) e individuare l’abbinamento con un vino, una birra o bevanda analcolica. Sarà richiesta anche una foto dei piatti ed eventualmente un video, oltre alla ricetta.

Vogliamo accompagnare l’industria alimentare nell’era digitale e delle nuove opportunità 4.0 - dichiara Fabrizio Zanetti, Presidente del Gruppo Alimentare trevigiano di Assindustria Venetocentro -. La comunicazione social sta cambiando il rapporto con i fornitori e i consumatori finali. Perciò è fondamentale aiutare le aziende a comprenderne i linguaggi e a presidiarli per valorizzare un patrimonio fatto di qualità, tradizione, tipicità legate ai territori.“

Fonte: a cura di Exportiamo, di Valeria Gambino, redazione@exportiamo.it

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