Da una parte ci sono i proprietari di appartamenti sfitti in centro città, immobili spesso vecchi e bisognosi di lavori, che producono solo costi. Dall’altra ci sono i turisti desiderosi di ammirare al cento per cento le bellezze artistiche italiane, ma costretti a soggiornare in hotel di periferia. In mezzo c’è MyPlace, startup padovana che mette in pratica un’idea: offrire ai turisti l’equivalente di un albergo di livello, ma con tutti i comfort di un appartamento nel cuore della città.

MyPlace prende in mano appartamenti sfitti o da sistemare, li ristruttura secondo un format standard e li mette sul mercato degli affitti a breve termine rifacendosi al concetto dell’albergo diffuso. Al termine del periodo la proprietà si ritroverà un immobile valorizzato e con un’attività già avviata. Nel frattempo MyPlace si assume il rischio di rientrare dall’investimento con i proventi della gestione.

Dopo Corso Como 11, MyPlace allarga il suo business milanese e approda in Corso di Porta Vittoria. Riqualificherà completamente una porzione di un ampio immobile dove verranno realizzati 15 appartamenti da adibire a locazioni brevi di fascia alta. La formula è la stessa che ha decretato la crescita della società nata a Padova nel 2014 e poi sbarcata a Venezia, Verona e Treviso, prima dell’approdo nel capoluogo lombardo nel 2017.

Con i nuovi proprietari (l’immobile è stato rilevato da più soggetti dalla vecchia proprietà di Generali Re) MyPlace ha stipulato un contratto di appalto per la ristrutturazione – secondo il proprio format di interior design curato insieme al contract Attico, con utilizzo di brand come Artemide e Kartell – e un contratto di locazione “9 + 9” che garantisce la messa a reddito pluriennale.

L’estensione del nostro circuito a Milano risulta strategica – dice Alessandro Busca, socio fondatore di MyPlace – soprattutto per l’attenzione riservata al mondo manageriale impegnato fuori sede. La nostra formula da un lato colma una lacuna riscontrabile in tutti i centri storici , quella degli affitti brevi garantiti e di alta qualità, dall’altro solleva la proprietà dal gravoso problema della gestione di un immobile sfitto”.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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