Le fonti di energia rinnovabile conquistano sempre più quote nel mix energetico mondiale, ed in Italia, entro il 2050, è prevista una copertura della produzione elettrica nazionale pari al 98%. Questi sono i numeri che emergono dal New Energy Outlook 2018 realizzato da Bloomberg New energy finance (Bnef).

Negli ultimi anni si è assistito ad un forte mutamento dello scenario energetico mondiale. Le fonti rinnovabili stanno conquistando sempre più la scena, grazie anche allo sviluppo dei sistemi di stoccaggio di energia che diventeranno la chiave di volta del settore e garantiranno la copertura del 50% del fabbisogno mondiale.

I combustibili fossili invece avranno un trend opposto: il carbone in primis, che attualmente copre circa un terzo di tutta la capacità installata a livello mondiale, scenderà ad appena il 5% nel 2050 a causa anche dei numerosi disinvestimenti da parte di molte compagnie che non vedono futuro in questa fonte. Un’eccezione si avrà per il gas naturale che continuerà ad avere un ruolo rilevante grazie alle continue sovvenzioni.

Il rinnovabile in Europa

Attualmente il peso medio delle energie rinnovabili nel mix energetico europeo è di circa il 40% ma nel 2050 dovrebbe raggiungere quota del 90%, che si innalzerà al 98% per l’Italia e al 99% per la Spagna, grazie anche alla crescita dell’idroelettrico. Questi sono solo alcuni dei dati emersi dal Rapporto New Energy Outlook 2018 (Neo 2018) di Bloomberg New energy finance (Nef), presentato lo scorso 3 luglio presso la sede Enel di Roma.

Dal Rapporto emerge inoltre che le energie rinnovabili trasformeranno il sistema elettrico europeo allontanandolo da quello dei combustibili fossili e dal nucleare. Tra il 2018/2050 in Europa la produzione di energia si incrementerà dello 0.2% annuo per raggiungere un totale del 7.4% entro la fine del 2050. Dalle previsioni si discostano Italia e Germania, di cui si prevede una crescita superiore al 7%, mentre la Francia, crescerà solo del 2% e i Paesi del Nord avranno un calo del 3%.
Un fattore chiave che influenzerà la domanda sarà sicuramente lo sviluppo dei veicoli elettrici.

Le principali fonti rinnovabili

La crescita delle fonti rinnovabili è dovuta anche all’innovazione tecnologica che da una parte ha fatto aumentare l’efficienza di produzione e dall’altra ha portato aun una riduzione esponenziale dei prezzi, in particolare per l’energia eolica e solare. Nel 2017 è stato raggiunto il minimo storico per il costo dell’elettricità prodotta dal fotovoltaico, 1,5 centesimi di euro al chilowattora, un valore che ha superato il prezzo record raggiunto nel 2016.

Tra le rinnovabili, l’energia solare diventerà la fonte più economica per generare elettricità, soprattutto in Cina e in India, mentre in Europa sarà l’eolico a detenere il record di economicità a partire dal 2030, grazie a una crescita combinata di eolico onshore e offshore. L’energia dal vento potrebbe così diventare la principale fonte di energia elettrica nell’Unione Europea in un mix energetico dove le rinnovabili dovrebbero salire fino all’80%.

Un aspetto da non sottovalutare è il punto di equilibrio oltre il quale è più conveniente costruire impianti eolici e fotovoltaici piuttosto che tenere in funzione impianti esistenti a gas o termoelettrici. Per esempio in Germania questo equilibrio sarà superato a partire dal 2020, mentre in Cina risulta già essere più conveniente realizzare impianti rinnovabili rispetto ad altri. In termini energetici questo significa una migliore gestione della domanda di energia, con aumento dell’efficienza e un mix energetico con fonti più pulite.

Un futuro 100% rinnovabile

Le fonti rinnovabili stanno diventando una realtà sempre più concreta. A confermarlo è anche l’aumento degli investimenti attuato da quei Paesi che puntano ad un modello energetico alimentato al 100% da fonti rinnovabili. Questo è stato l’obiettivo discusso dai 48 Stati partecipanti al Climate vulnerable forum del 2016 che puntano a raggiungere la soglia entro il 2050.

Obiettivo più che fattibile secondo i ricercatori, in quanto almeno 139 Paesi (tra cui l’Italia) hanno tutte le potenzialità per attuarlo. Ci sono poi Paesi come il Costa Rica che già nel 2017 ha raggiunto l’obiettivo producendo energia per oltre 300 giorni con sole fonti rinnovabili, soprattutto idroelettrico, ma anche eolico e geotermico.

Raggiungere l’obiettivo ha molteplici risvolti positivi: un mondo più pulito; creazione di 24,3 milioni di posti di lavoro permanenti in aggiunta a quelli esistenti del settore green; riduzione delle morti premature dovute all’inquinamento.

Fonte: a cura di Exportiamo, Giancarlo Cabillon, redazione@exportiamo.it

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