La rivoluzione digitale è già iniziata da parecchi anni e giorno dopo compie passi da gigante con una velocità davvero impressionante. Eppure sembra che le imprese italiane stiano avendo qualche difficoltà ad agganciare il treno della digital transformation, mostrando una lentezza di adeguamento cha mal si coniuga con la dinamicità propria di questo settore.

È quanto emerge dalla fotografia scattata da Unioncamere sulle 1.151 imprese che hanno effettuato il test di maturità digitale “SELFI 4.0”, lo strumento di autovalutazione messo a punto gratuitamente dalle Camere di commercio italiane.

I risultati del self assessment evidenziano 5 diversi profili di maturità digitale delle imprese: il 7% è Esordiente Digitale perché legato ad una gestione tradizionale dell’informazione e dei processi; il 49% è Apprendista digitale utilizza cioè strumenti digitali “di base”; il 32% è Specialista digitale avendo digitalizzato buona parte dei processi; l’8 % è Esperto digitale, applica cioè con successo i principi dell’Impresa 4.0. Mentre solo il 4% delle imprese può dirsi un Campione digitale con una buona digitalizzazione dei processi e ricorso a tecnologie 4.0.

Più della metà di queste imprese ha già fruito di agevolazioni previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. ma il ricorso alle tecnologie abilitanti del Piano stesso è ancora timido: il 6,8% delle imprese utilizza Industrial Internet e Internet of Things; il 5% fa uso di sistemi di manifattura additiva (stampanti 3D); solo il 4,2% ricorre a soluzioni per la manifattura avanzata (es. Robot collaborativi) e il 4,1% utilizza sistemi di realtà virtuale e/o aumentata. Significativo, invece, l’uso di sistemi per la gestione e la protezione dei dati e delle informazioni : il 34,8% utilizza il cloud e il 29,4% garantisce la sicurezza delle informazioni affidandosi a sistemi di cyber sicurezza e business continuity.

Se in molti sono riusciti a cogliere la sfida del digitale traendone enormi vantaggi, per tanti altri imprenditori il cammino verso la digitalizzazione rimane quindi ancora molto lungo, ma prendere consapevolezza del fatto che il cambiamento non può più essere prorogato può essere il primo passo verso il cambiamento stesso.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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