La cosmetica italiana ha raggiunto un fatturato di quasi 11 miliardi di euro, registrando un +3,6% rispetto al 2016 ed una crescita per il 2018 stimata al 4.5%. Questi sono i risultati ottenuti dall’ultimo Beauty Report di Cosmetica Italia, curato da Nadio Delai e presentato a Milano dopo l’elezione del nuovo presidente Renato Ancorotti.
Oltre al fatturato, il 2017 ha registrato anche un forte aumento delle esportazioni, con tassi superiori al 7% ed un valore di 4.617 milioni di euro.
La bilancia commerciale resta ampiamente positiva, raggiungendo il record di 2.500 milioni di euro. Il consumo interno di cosmetici supera i 10 miliardi di euro, con un incremento dell’1,7%.
Tra i prodotti di bellezza più venduti troviamo quelli per il viso e per il corpo, rappresentando circa il 17% delle vendite del 2017.
Da evidenziare che negli ultimi anni le consumatrici sono diventate più eco-responsabili, preferendo prodotti con ingredienti naturali e bio-sostenibili. Il mercato ‘bio’ del make up vale oltre un milione di euro.
La gran parte degli acquisti avviene nella grande distribuzione (per oltre 4 miliardi di euro), seguita da profumerie (oltre i 2 miliardi) e farmacie (1,8 miliardi). Le vendite online tramite gli e-commerce sono comunque aumentate dell’8,7%.
La presentazione dell’ottavo Beauty Report è stata anche occasione per riflettere sul rapporto tra banche e imprese del settore che hanno rappresentato una “anomalia positiva” nell’economia italiana degli ultimi anni. Anna Maria Roscio, responsabile di servizi e prodotti per le imprese di Intesa San Paolo ha spiegato: “Queste aziende esprimono dati di bilancio positivi e non è un caso che sia un settore che ha investito in innovazione, welfare e capitale umano. Questo ha sicuramente contribuito a rendere questo settore ricco, sostenibile e profittevole“.
L’acquisto o l’aggiornamento di impianti, macchinari e nuove tecnologie produttive sono risultati, infatti, la prima esigenza per cui le aziende del settore hanno richiesto finanziamenti alle banche nell’ultimo anno, mentre il 13,1% delle aziende intervistate ha dichiarato di non aver bisogno del sostegno da parte del sistema creditizio.
Nonostante questo, diverse aziende beauty da tempo hanno deciso di “aprirsi” anche al canale extra-bancario e al mercato finanziario: il 6% ha già intrapreso questa strada, mentre il 18,4% “ci sta pensando”. L’entrata di un soggetto finanziario nel capitale dell’impresa è valutata in modo complessivamente positivo.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA