Ancorotti Cosmetics, l’azienda Made in Italy che produce il 20% del mascara del mondo

Ancorotti Cosmetics, l’azienda Made in Italy che produce il 20% del mascara del mondo

18 Giugno 2018 Categoria: Health & Care

Ancorotti Cosmetics, azienda del polo cosmetico dell’area di Crema che produce make-up per conto terzi, è in continua crescita e quest’anno prevede di chiudere con un fatturato di 110 milioni di euro, oltre il 20% in più rispetto al 2017. In tre anni il fatturato è passato da 42 a 90 milioni di euro e ora l’obiettivo è crescere ancora di più all’estero, anche grazie alle risorse del fondo White Bridge Investments che è entrato come socio di minoranza, rilevando una quota del 30%. La Ancorotti realizza il 20% del mascara mondiale ed ha come committenti tutte le grandi aziende del make-up francese.

A crescere, assieme alla domanda e al fatturato, anche il numero di addetti dell’azienda: l’anno scorso sono state assunte 108 persone con contratti a tempo indeterminato, per un organico totale di 345 tra impiegati e collaboratori. Un numero importante se si pensa che nove anni fa, quando l’azienda è stata fondata, contava sette addetti. Sul tema dell’occupazione Ancorotti ha le idee chiare: una maggiore formazione favorirebbe nuove assunzioni. «Bisognerebbe formare i giovani perché le aziende del nostro distretto si rubano letteralmente i dipendenti più specializzati e preparati. Servirebbe una scuola che offra una preparazione a 360 gradi, partendo dalle basi tecniche fondamentali per qualsiasi professionalità. Insomma, una scuola di “azienda che produce make-up”».

L’azienda a dicembre prevede anche di terminare la ristrutturazione dell’area ex-Olivetti di 30mila metri quadrati alla quale ha dedicato un investimento di 10 milioni di euro - 5 milioni per l’acquisto e 5 per la ristrutturazione.L’area ex Olivetti sarà così interamente riqualificata, dopo essere stata abbandonata a causa del fallimento della società che era la punta di diamante dell’hi-tech italiano. Ora si riparte con la cosmetica e la fornitura di mascara.

«Si tratta di un pezzo di storia italiana - racconta il presidente Renato Ancorotti parlando del progetto di recupero edilizio dell’area ex-Olivetti - e non poteva restare in disuso e andare in decadimento. Così, piuttosto che costruire un nuovo stabilimento abbiamo deciso di ristrutturarlo. Era la seconda fabbrica di macchine da scrivere Olivetti dopo quello di Ivrea e si trova a circa un chilometro dal centro di Crema, quindi si può ben immaginare l’impatto che questo gigante abbandonato aveva a livello urbano. Inoltre ha anche un importante valore architettonico essendo progettato da Renzo Piano e Marco Zanuso».

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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