Nell’ambito della manifestazione “Authentic Italian Table”, le nove Camere di Commercio Italiane all’estero (CCIE) di Chicago, Houston, Los Angeles, Miami, New York, Montreal, Toronto, Vancouver e Città del Messico hanno messo in tavola le eccellenze della cucina e della tradizione del Belpaese per promuovere il Made in Italy di fronte a un pubblico di 20.000 persone tra stampa specializzata, influencer eno-gastronomici, nutrizionisti e Italian food lovers.
L’evento, che ha interessato oltre 500 importatori e distributori, oltre 100 ristoranti italiani certificati e 50 tra consorzi, cantine e aziende del food&wine italiano, è stato promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero in seno al più ampio progetto “True Italian Taste”.
L’Area NAFTA è il primo mercato di riferimento per il food&beverage italiano al di fuori dei confini europei: le importazioni ammontavano a 4,8 miliardi di euro nel 2017, coprendo una quota del 14,2% sul totale dell’export agroalimentare, testa a testa con quella della Germania (14,9%). Anche il 2018 si è aperto positivamente, registrando un incremento del +14,5% delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È per questi risultati che l’evento di promozione del Made in Italy in Nord-America è partito da Città del Messico e tra la fine di aprile e maggio approderà nelle altre principali città.
Canada e Stati Uniti sono tra le prime 10 destinazioni delle esportazioni italiane di DOP e IGP, con il 12,4% delle esportazioni dei prodotti certificati. Il vino e le altre bevande rappresentano circa la metà delle vendite in questi due Paesi - rispettivamente 45,9% e 50,3% - e il 39,6% di quelle in Messico. Anche l’olio tra i prodotti più venduti in Nord America con una quota del 13,5%.
“Le Camere italiane all’estero lavorano da sempre a contatto con consumatori e comunità d’affari locali e questo ci ha permesso, grazie al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico, di creare un brand event più rispondente alle esigenze di un mercato in evoluzione” - afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero. – “Il consumer e gli operatori esteri richiedono in maniera crescente qualità e sostenibilità, ma anche modalità più innovative di consumo e conoscenza del prodotto. Per questo abbiamo immaginato per loro un’esperienza immersiva, che faccia sperimentare in prima persona quali sono le autentiche eccellenze dell’agroalimentare italiano e come possono essere declinate sui loro mercati. È solo facendone percepire la valenza che si potrà arginare un fenomeno come quello dell’Italian Sounding, che penalizza il nostro export con un giro d’affari pari circa al 40% del fatturato dell’intera industria alimentare”.
Sono i latticini i prodotti più interessati dal fenomeno dell’Italian Sounding in Nord America: gli sconti rispetto al prezzo del prodotto originale oscillano a Chicago dal -13% della fontina, al -38% del “parmesan”, al -50% del mascarpone, ancora al -48% dell’Asiago. In alcune catene distributive nordamericane si raggiungono picchi del -75% per il provolone, del -68% per il gorgonzola, fino a raggiungere il -80% sul prodotto autentico per fontina e pecorino sulla piazza di Los Angeles. Prezzi vertiginosamente attraenti per un prodotto italiano esportato se non fosse che il suo sapore non ricorda nemmeno lontanamente quello italiano.
L’obiettivo di Authentic Italian Table è quello di portare il cibo italiano anche nei principali Paesi europei e asiatici, mentre in Italia l’appuntamento con questa e le altre iniziative del Progetto di promozione dell’agroalimentare 100% Made in Italy è a Cibus, la più grande manifestazione italiana del settore che avrà luogo a Parma dal 7 al 10 maggio.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Alessio Gambino, redazione@exportiamo.it
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