Il rombo dei motori non sarà lo stesso per chi è abituato alle classiche auto da corsa, ma le macchine che sfrecciano davanti alla folla a 240 km/h producono la stessa adrenalina di sempre, anche se le vetture questa volta sono elettriche. La Formula E esordirà in Italia sabato 14 aprile 2018 correndo un tracciato lungo 2,8 chilometri per 19 giri da circa 80 secondi ciascuno nella zona sud della capitale: partenza da Viale Cristoforo Colombo e arrivo nei pressi del Palazzo dei Congressi.
L’ideatore di un circuito corso con automobili monoposto a propulsione elettrica è Alejandro Agag, uomo d’affari spagnolo, noto a livello internazionale. Nonostante il sostegno della Federazione Internazionale dell’Automobile e quello personale di Jean Todt, quando il famoso patron della Formula 1 Bernie Ecclestone venne a sapere del progetto, gli diede del pazzo. «È un’impresa disperata —disse Ecclestone ad Agag —. Butterai via un sacco di soldi e alla fine non riuscirai a organizzare nemmeno una gara. Dammi retta, lascia perdere». L’esito è stato opposto e il campionato FIA Formula E ha visto la luce. Alejandro Agag ha raccontato che dopo il debutto della Formula E a Pechino, avvenuto il 13 settembre 2014, Ecclestone lo chiamò per congratularsi: «Era preoccupato per me, da vero amico. Che soddisfazione sentirglielo dire!».
L’idea innovativa rivelatasi poi vincente è stata quella di far sfrecciare le auto per le strade cittadine, solitamente aperte al traffico, come le vie parigine, oppure su circuiti ormai abbandonati, è il caso della pista di un aeroporto in disuso di Berlino.
L’evento richiama migliaia di persone e i biglietti per quello di Roma sono andati esauriti in poco tempo: nei pressi di ogni pista è allestito un «e-village», a Roma quello organizzato da Allianz sarà vicino al Roma Convention Center La Nuvola. Sul sito ufficiale si legge che il villaggio elettronico è aperto a tutti, famiglie e appassionati di ogni età: autografi con i piloti, esposizione degli ultimi veicoli elettrici e ibridi, test drive, musica da vivo e buon cibo sono solo alcuni degli intrattenimenti previsti.
Quello che rende le auto elettriche dinamiche oltre la partecipazione degli appassionati alla giornata di gara è l’attenzione per i nuovi media: per esempio, tramite il sito ufficiale o i social network, chiunque può ancora una volta essere protagonista e votare il pilota preferito all’hashtag #FanBoost. Il premio? I piloti più votati usufruiranno di 100 kilojoule - unità di misura dell’energia – aggiuntivi durante la gara, al fine di tentare un sorpasso, accorciare le distanze o staccare maggiormente gli avversari. Inoltre, tutte le sessioni di prove e la gara stessa saranno live su Facebook e sul canale YouTube.
L’assessore allo Sport, alle Politiche giovanili e ai Grandi eventi del Comune di Roma, Daniele Frongia, ha dichiarato: «Come amministrazione siamo interessati a tutte quelle manifestazioni che promuovano la mobilità sostenibile e che abbiano ricadute concrete positive sulla città anche dopo l’evento». Rimane di competenza della Federazione Internazionale dell’Automobile predisporre le strade interessate dalla corsa: sarà necessario riasflaltarle e dotarle di servizi aggiuntivi, come colonnine di ricarica per veicoli elettrici e postazioni di bike e car sharing.
Le maggiori case automobilistiche Renault, Audi, Mahindra, DS, Jaguar e Bmw stanno sfruttando la Formula E per creare laboratori ad alta velocità, con l’intento di testare, migliorare e sviluppare la tecnologia da applicare alle vetture tradizionali da strada. È bene ricordare quanto le sperimentazioni delle più note case automobilistiche abbiano superato la legislazione in materia e ne siano diventate precursori.
«Chi ha iniziato o sta iniziando un percorso sull’auto elettrica di serie considera indispensabile esserci. Ma in generale, e lo vedo anche nel rapporto con gli sponsor, noi rappresentiamo il futuro: offriamo una visione innovativa e pulita della mobilità, facendo spettacolo», dice Alejandro Agag.
Il presidente FIA, Jean Todt, ha affermato: «Mostriamo per la prima volta il design della nuova generazione di Formula E, e sono certo che tutti siano molto emozionati riguardo a quanto sono futuristiche e avanzate». Alejandro Agag ha proseguito: «Questa macchina rappresenta il futuro delle corse. Quando abbiamo iniziato l’obiettivo era svecchiare l’ambiente, portando una rivoluzione nel motorsport. Questa nuova generazione di monoposto rappresenta la rivoluzione. Saranno più veloci e avranno il doppio dell’autonomia, dimostrando la continua evoluzione della tecnologia legata alle batterie. Insieme alla FIA abbiamo raggiunto una pietra miliare e non vedo l’ora di vederle in pista». La nuova monoposto è stata presentata all’inizio del mese di marzo in Svizzera durante il Salone di Ginevra .
Nelle forme le macchine elettriche sono simili tra loro, ai team viene data assoluta libertà nello sviluppo del motore, della trasmissione e della gestione delle risorse di energia. Il lavoro meccanico è ridotto al minimo. Le auto sono lunghe circa 5 metri, alte 1 metro, pesano quasi 900 chili e hanno pneumatici Michelin. La potenza massima raggiunge i 250kW, pari a 335 cavalli, corrispondenti a picchi di 280 km/h, prestazioni elevate se si considera di correre su circuiti cittadini.
Spiega Gilles Simon, ex scuderia Ferrari e oggi direttore tecnico della Fia: «La Formula E è una missione affascinante dal punto di vista tecnologico e ingegneristico: ci dà l’opportunità di creare qualcosa di completamente nuovo nelle corse e soluzioni che saranno all’avanguardia anche nel settore industriale. Aumentare la velocità e raddoppiare l’autonomia era una sfida estrema, l’abbiamo vinta».
«Posso assicurare che dalla sesta stagione saremo in grado di completare un’intera gara con una sola vettura, e con prestazioni identiche alle attuali», afferma Alejandro Agas sullo sviluppo delle tecnologie applicate alle auto elettriche, nonostante siano molte le testimonianze che sostengono che quello del cambio vettura sia uno dei momenti più spettacolari.
«Sembra l’auto del futuro, è l’auto del futuro. I progressi fatti dalla Formula E in quattro anni sono incredibili», ha conlcuso il presidente della Fia Jean Todt.
Fonte: a cura di Exportiamo, Claudia Cavaliere, redazione@exportiamo.it
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