DIS (Design Italian Shoes) è stata fondata dai fratelli Andrea e Francesco Carpineti, insieme a Michele Luconi ed è una startup marchigiana che rende designer di scarpe tutti gli appassionati del settore.
Oltre ad essere stata una delle aziende protagoniste al Micam 2018, si è anche confermata come una delle best fashion-tech startup internazionali ad eventi come il Decoded Fashion New York Summit.
Dis è riuscita a digitalizzare il settore artigianale della calzatura, ma ha puntato molto anche sulla personalizzazione delle scarpe, che è diventata uno dei suoi punti di forza. Il core-business della startup marchigiana è la configurazione 3D che è una tecnologia proprietaria. Il grande lavoro che la startup ha fatto è stato quello di cercare una soluzione tecnologica in grado di fornire una grande qualità in termini di render, quindi una qualità foto-realistica così che il cliente possa realmente avere la sensazione di “toccare” con mano le scarpe che intende ordinare, grazie a un configuratore online, realtime, fruibile da qualsiasi dispositivo.
“Il nostro obiettivo è quello di innovare il settore tradizionale della calzatura Made in Italy. Viviamo nel distretto delle Marche della calzatura e ci siamo resi conti che c’erano tanti piccoli artigiani che facevano scarpe di qualità ma che avevano poi difficoltà nella digitalizzazione, nell’innovazione tecnologica e nell’internazionalizzazione. Quindi li abbiamo messi insieme sotto il nostro cappello e li abbiamo portati sul web con questo nuovo servizio del configuratore 3D” dice Andrea Carpineti.
Nel 2017 l’azienda ha raddoppiato il proprio fatturato, e quest’anno ha interessanti prospettive di crescita, grazie ad accordi in chiusura con importanti catene internazionali. Lo sviluppo è stato possibile grazie all’ e-commerce, tradotto in 7 lingue, che serve più di 30 paesi diversi, offrendo oltre 50 milioni di possibili combinazioni di calzature realizzate a mano dagli artigiani italiani in soli 10 giorni lavorativi, ed è presente in numerosi punti vendita e boutique sartoriali in Europa, Stati Uniti, Cina e Giappone.
La startup marchigiana è in cerca di capitali da investire per consolidare l’azienda ed il suo sviluppo. Insieme ai Business Angel che hanno creduto nel progetto lo scorso anno è in pieno round con l’obiettivo di raccogliere un milione di euro, somma che verrà impiegata per consolidare il progetto e continuare l’espansione a livello internazionale.