Il settore immobiliare italiano nel 2017 ha riscontrato un aumento del 23% rispetto al 2016, registrando investimenti per oltre 11 miliardi di euro. Nel 2018 è previsto un aumento di volumi grazie alla crescita economica, allo sviluppo di nuove asset class, all’ingresso di nuovi investitori e all’introduzione di nuovi veicoli di investimento. Uno di questi è l’equity crowdfunding.

All’estero le piattaforme di real estate crowdfunding sono già uno strumento di investimento consolidato; in Italia sono relativamente nuove, ma stanno riscuotendo sempre più successo grazie ad una legislazione più specifica ed organica, come il nuovo regolamento introdotto dalla CONSOB, che consente anche alle PMI tradizionali di raccogliere fondi online su piattaforme autorizzate in Italia (fino ad oggi tale strumento era stato limitato a startup, PMI innovative e veicoli di investimento specializzati in innovazione).

Una realtà già operativa in Italia è Walliance, primo portale italiano di real estate crowdfunding. La startup è stata fondata nel 2016, è stata immessa nel mercato nel 2017 ed ha già terminato un progetto immobiliare a Trento, raccogliendo con 141 investimenti oltre 580.000 euro. È nata con l’obiettivo di rendere accessibile ai piccoli e medi investitori il mercato immobiliare, consolidandone il trend di crescita. Giacomo Bertoldi, CEO di Walliance commenta: “Anche grazie all’ingresso di nuovi capitali strategici, negli obiettivi futuri vi è certamente la migliore integrazione nel mercato italiano, con una spinta verso l’internazionalizzazione e nuovi progetti immobiliari anche all’estero”.

Ma come funziona Walliance? Per ogni operazione immobiliare viene costituito un veicolo societario creato appositamente per detenere la proprietà dell’immobile e la gestione dello sviluppo del progetto. In questo modo chi investe beneficia di alcuni vantaggi: l’immediatezza e la trasparenza dell’investimento, la possibilità di investire nel real estate anche con poche centinaia o migliaia di euro, la possibilità di diversificare gli investimenti in diversi progetti immobiliari in proporzione al proprio budget.

Le prospettive di sviluppo sembrano buone se si considera che dopo soli tre mesi dall’ingresso nel mercato, Walliance ha raccolto, tra pre-adesioni e adesioni, oltre 1,3 milioni di euro, rappresentando il 10% del mercato dell’equity crowdfunding in Italia.

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