Turisti e visitatori cinesi che faranno acquisti nel nostro Paese potranno pagare col proprio smartphone tramite WeChat Pay, il sistema di pagamento mobile abbinato a WeChat, l’applicazione di messaggistica istantanea più diffusa nel Paese del dragone rosso, grazie all’accordo raggiunto tra la società italiana Digital Retex, partner di Tencent (proprietaria dell’app), e la piattaforma di pagamenti digitali DOCOMO.

I consumatori cinesi sono già abituati a utilizzare WeChat non solo per chattare ma anche per acquistare prodotti e servizi e pagare online. Si tratta in effetti di una piattaforma di servizi con 980 milioni di utenti attivi al mese che nel 2017 hanno effettuato oltre 1 milione di transazioni al minuto.

Attivarlo sarà semplicissimo: i negozianti dovranno dotarsi di un POS dedicato, oppure aggiungere WeChat Pay ai circuiti accettati in cassa, mentre per il cliente sarà sufficiente possedere l’account WeChat collegato a un conto e pagare attraverso la scansione da parte dello smartphone di un QR code nei negozi abilitati. La transazione è strutturata in modo che l’acquirente possa pagare in valuta cinese, mentre il venditore riceverà il corrispettivo in euro.

L’identikit dei consumatori cinesi che lo useranno è quello dei viaggiatori di oggi: prevalentemente Millennials, digitali, con un alto reddito e sofisticati nelle proprie scelte d’acquisto. Passano oltre 3 ore e mezza al giorno online, fanno acquisti moda e lusso quando sono in viaggio ed amano pagare via mobile.

ll servizio è rivolto a tutti i retailer partendo dal mondo della moda, del lusso e del design, da cui proviene circa il 60% di acquisti cinesi, ma è pensato anche per quello della ricettività turistica e dell’entertainment (ristoranti, hotel, musei, parchi a tema) ovvero a tutte le realtà che cercano un metodo di pagamento familiare, facile e veloce per i clienti cinesi che possa fornire loro la stessa customer experience che avrebbero nel loro Paese.

Almeno per il momento l’app è destinata esclusivamente ai turisti, ma non è escluso che in futuro possa diventare il portafoglio digitale dei cittadini cinesi residenti in Italia, considerato che per utilizzarla basta semplicemente collegarla ad un conto bancario cinese.