Si apre sotto i migliori auspici l’anno nazionale del cibo italiano, proclamato per il 2018 congiuntamente dai ministeri delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali e Turismo.
Il 2017 si è rivelato infatti un anno da record per le esportazioni agroalimentari italiane, che secondo l’Istat hanno toccato quota 37,6 miliardi di euro fra gennaio e novembre, facendo registrare una crescita del 7% rispetto allo stesso periodo del 2016 e garantendo la proiezione annuale di 40 miliardi di euro.
Federalimentari prevede inoltre che il trend positivo, avviato dopo quattro anni di stasi, continuerà anche nell’anno appena iniziato. L’obiettivo dei 50 miliardi entro il 2020 annunciato durante l’Expo 2015 sembra farsi sempre più concreto “grazie soprattutto alla capacità delle nostre piccole e medie imprese di guardare fuori dai confini”, ha commentato il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.
Dati così incoraggianti sostengono con vigore le iniziative programmate per quest’anno, tese a valorizzare la tradizione enogastronomica del nostro Paese da un lato, e la promozione in termini turistici dei paesaggi rurali storici per il coinvolgimento e la promozione delle filiere, dall’altro.
D’altronde, il legame tra turismo e crescita delle esportazioni agroalimentari è confermato per esempio dai dati relativi all’export agroalimentare italiano in Cina, che fa segnare nell’ultimo anno un incremento del 18% e più di 460 milioni di euro in valore.
Ben 1,4 milioni di abitanti del Sol Levante hanno visitato l’Italia lo scorso anno avendo modo di apprezzarne non solo la straordinaria ricchezza artistica ma anche l’enorme varietà agroalimentare d’eccellenza (292 Dop e Igp, 523 vini Docg, Doc e Igt e 5.047 specialità alimentari tradizionali).
Il connubio tra buon cibo, bellezze artistiche e paesaggi mozzafiato continua dunque a confermarsi assolutamente vincente.