Prevedere il futuro. Questa sarà una delle skill più richieste sul mercato del lavoro globale nei prossimi anni. Chiaramente stiamo parlando di previsioni ed interpretazioni che dovranno essere formulate sulla base di dati scientifici.
Ma come si possono acquisire questo tipo di competenze? In alcuni Paesi (Germania, Texas, Giappone) già esistono dei corsi di Future studies, volti a formare individualità capaci di analizzare nel migliore dei modi i possibili scenari economici, culturali e sociali del futuro.
Il manager del futuro potrebbe quindi essere proprio il ‘futurologo’, una professione che può generare qualche scetticismo negli ambienti meno innovativi ma che, anche in Italia, comincia ad essere richiesta.
Le aziende del Belpaese stanno quindi iniziando a comprendere che la capacità di analizzare gli scenari futuri può rivelarsi fondamentale e per questa ragione stanno nascendo dei corsi specifici indirizzati a soddisfare tale richiesta come il Master di secondo livello in ‘Previsione Sociale’ organizzato dall’Università di Trento.
Come sottolinea Carola Adami, head hunter della società milanese di ricerca e selezione del personale Adami & Associati, “le imprese più innovative sono dunque alla ricerca di professionisti in grado di analizzare in maniera critica il futuro: non si tratta di immaginare quali saranno le nuove tecnologie, i nuovi prodotti o le nuove tendenze, quanto invece di capire quali saranno i comportamenti delle persone di fronte a determinate tecnologie da sfruttare ulteriormente”.