La ricerca di un’occupazione rimane una delle principali preoccupazioni degli italiani ed in effetti stando ad i numeri dell’Annuario 2017 pubblicato dall’Istat sono oltre 6 milioni i cittadini del Belpaese in cerca di lavoro, nonostante negli ultimi 12 mesi si sia registrata una flessione del 3,5% nel numero di persone senza occupazione.
Il problema rimane troppo spesso il mancato match fra domanda ed offerta e, secondo una ricerca condotta dall’Hamilton Project (gruppo di ricerca economica del Think tank americano Brookings Institution), nei candidati spesso viene ravvisata una mancanza di competenze di tipo cognitivo (hard skills) che di tipo trasversale (le cosiddette soft skills).
Secondo gli esperti quindi è indubbio che il mercato del lavoro stia diventando sempre più competitivo a livello globale ed esiste addirittura una correlazione fra competenze cognitive e non cognitive: più sono alte le prime e più elevate sono anche le seconde.
E per il nostro Paese le cose non sembrano andare alla grande in nessuna delle due categorie se si analizzano i risultati dell’Invalsi per il programma Pisa, Programme for International Student Assessment.
L’Italia, in effetti, totalizza un punteggio medio di 481 e si colloca – in maniera statisticamente significativa – al di sotto della media OCSE. In particolare, se per quanto riguarda le competenze matematiche otteniamo dei punteggi in media con gli altri Paesi OCSE siamo molto meno performanti per quel che riguarda la lettura.
Un’altro rapporto invece, “Collaborative Problem Solving“, evidenzia come i nostri ragazzi siano carenti anche per quel che concerne le soft skills. A tenere alta la reputazione del Vecchio Continente ci pensano Finlandia, Germania, Danimarca e Gran Bretagna. Dunque anche Paesi culturalmente non distanti dal nostro riescono ad ottenere risultati lodevoli e ciò probabilmente significa che sarebbe bene rivedere il nostro sistema scolastico alla base per formare ragazzi che sviluppino maggiori competenze e che dunque in prospettiva possano aspirare a posizioni lavorative, magari manageriali, di un certo livello.