Concedersi un rapido break consumando una bevanda o uno snack erogati da un distributore automatico è diventata un’abitudine molto diffusa specialmente all’interno di luoghi come uffici, università ed ospedali. In più è sempre meno raro, passeggiando per le vie di una città, incontrare distributori automatici riforniti anche di prodotti non alimentari.
Nonostante ciò non tutti sanno a cosa ci si riferisce quando si parla di vending, il termine tecnico con cui si indica la distribuzione automatica, ovvero tutta l’attività di vendita e somministrazione di prodotti alimentari e non, per mezzo di distributore automatico.
Ultimamente, inoltre, il settore sembra addirittura voler fare concorrenza alla ristorazione tradizionale attraverso alcuni innovativi distributori capaci di servire pasti caldi pronti per essere consumati.
Ed a livello globale l’export di distributori automatici Made in Italy sembra andare a gonfie vele: infatti nei primi 6 mesi del 2017 vale circa 213 milioni di euro, +5% rispetto allo stesso periodo del 2016.
L’Italia, come si è potuto notare partecipando ad EVEX, principale evento europeo del settore tenutosi lo scorso 23 e 24 novembre all’Hotel Radisson Blu di Roma, continua a consolidare la sua leadership a livello europeo ed oggi il 70% delle vending machine prodotte in Italia viene venduto all’estero.
Le vendite di distributori automatici italiani procedono a passo spedito nel ‘Vecchio Continente’ con aumenti a doppia cifra che hanno coinvolto Svizzera (+33,7%), Romania (+25,1%), Paesi Bassi (+11,7%), Regno Uniti (+11%) e Germania (+10,5%).
Infine si sottolinea che, anche fra i mercati emergenti, figurano Paesi che hanno fatto segnare incrementi incredibili nell’acquisto di distributori automatici italiani come Cina (+214%), Messico (+171%), Brasile (+150%) e Malesia (+150%) anche se, in ogni caso, i mercati più importanti (in termini di quote di mercato) rimangono Francia (17%), Spagna (12%) e Germania (11%).