Junker non è solo il nome dell’attuale Presidente della Commissione UE ma è anche un’app capace di riconoscere con un solo clic il tipo di rifiuto che ha davanti allo scopo di fornire le corrette informazioni su quale sia la miglior procedura di smaltimento dello stesso.

L’app è molto semplice da utilizzare: scansionando il codice a barre di un prodotto da gettare, Junker lo riconosce, lo scompone nelle materie prime che lo costituiscono e indica in quali bidoni vanno gettate le varie parti nella propria zona.

Il database (che già contiene oltre 1 milione di prodotti) viene aggiornato quotidianamente anche grazie al contributo dei cittadini perché qualora il prodotto scansionato non venga riconosciuto dal sistema, l’utente può trasmettere la foto dello stesso e ricevere una risposta in tempo reale. Il nuovo prodotto sarà quindi inserito nel database con tutte le informazioni sul corretto smaltimento.

Junker inoltre mostra il calendario aggiornato dei ritiri, materiale per materiale e se il calendario subisce variazioni si autoaggiorna.

L’app fornisce poi poi una serie di news sullo spazzamento strade (se nel tuo Comune di residenza è in vigore un programma di spazzamento strade, Junker ti avvisa anche quando è il turno della tua via, così puoi evitare di parcheggiarci la macchina per tempo) e su tutte le novità e gli eventi che riguardano l’igiene urbana.

In più Junker serve anche ad i cittadini per effettuare segnalazioni relative al degrado (discariche abusive, cassonetti rotti, ecc.) che vengono recapitate direttamente ai responsabili del servizio di igiene urbana, che prenderà in carico il problema.

L’app è disponibile sia per dispositivi android sia per dispositivi apple ed è gratuita. Per il momento il servizio è attivo in tutta l’Emilia-Romagna e in alcuni comuni del Lazio, della Lombardia e della Toscana e recentemente è sbarcata a Bari ma l’obiettivo è estendere il servizio a livello nazionale.

Secondo Noemi De Santis, responsabile della comunicazione di Junker, “i cittadini baresi stanno rispondendo benissimo effettuando in pochi giorni già più di 23.000 ricerche sul nostro database. La loro collaborazione è fondamentale ed ogni suggerimento, come potrebbe essere l’indicazione dei punti di raccolta dei RAEE o degli oli esausti, sarà utilissimo per migliorare la app”.