Camere di commercio: con la riforma si passa da 105 a 60

Camere di commercio: con la riforma si passa da 105 a 60

08 Novembre 2017 Categoria: Management & Servizi

Con l’approvazione del Decreto del MISE le Camere di commercio italiane cambiano: Calenda ha infatti ordinato una razionalizzazione di questi enti che saranno quasi dimezzati, passando da 105 a 60.

Le Camere di commercio, che associano le imprese di determinati territori al fine di tutelare i loro interessi collettivi, creano opportunità di affari e prestano alle PMI anche altri servizi.

Fra le altre funzioni camerali vi sono quelle relative ai servizi per il turismo ed i beni culturali che rimandano a quei distretti della grande bellezza, disegnati dall’Istat che tanto potrebbero contribuire a rafforzare l’economia italiana.

Inoltre questi enti conoscendo bene le economie locali possiedono una indubbia capacità di portare il locale nel globale e favoriscono quindi i processi d’internazionalizzazione d’impresa.

Nel processo di aggregazione in corso in atto tra le Camere di commercio si ridisegna una geografia di vaste aree che ha il merito di rinnovare le governance territoriali sia per le regioni che per lo stato centrale.

In definitiva le Camere di commercio delle nuove 60 piattaforme territoriali, così come appaiono disegnate, possono rappresentare il luogo di condensa di un ‘capitalismo di territorio’ che potrebbe dare un valido aiuto alle nostre imprese nella competizione internazionale.

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