La crescita dell'export di farmaci rafforza l'asse commerciale fra Roma e Mosca

La crescita dell'export di farmaci rafforza l'asse commerciale fra Roma e Mosca

12 Ottobre 2017 Categoria: Health & Care

Come noto quello russo è uno dei mercati che ha evidenziato il maggior calo nell’import di prodotti italiani da quando sono entrate in vigore le sanzioni commerciali europee. Da qualche mese però il trend sembra essersi finalmente invertito per la felicità di molte delle nostre PMI che con la Russia intrattengono importanti relazioni di business.

Proprio di questi temi si è parlato ieri al Forum CEE, tenutosi ieri a Roma, che ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori della Regione Lazio.

A sorprendere positivamente sono stati alcuni dati relativi all’andamento del business della Regione Lazio con Mosca: nei primi 6 mesi dell’anno in corso il giro d’affari regionale con la Russia ha infatti sfiorato i 500 milioni di euro d’importazioni e quasi 120 milioni di euro di esportazioni.

Per quel che riguarda le PMI romane in particolare c’è stato un aumento dell’export verso la Russia, rispetto al primo semestre 2016, del 22% trainato da un incremento vertiginoso delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+120%), macchinari e apparecchi (+106%), sostanze e prodotti chimici (+66%) e dagli ottimi risultati di prodotti in legno, carta e stampa (+47%) e prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+17%).

Quello con Mosca è un asse commerciale prezioso come ha voluto evidenziare Giovanni Forestiero, Responsabile per il Centro Italia di UniCredit: “La Russia non è solo un competitor con cui confrontarsi sullo scenario mondiale, ma rappresenta un’opportunità, date le dimensioni e l’interesse sempre dimostrato al Made in Italy per le nostre imprese e i loro prodotti”.

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