Tutti i possessori di smartphone usano o quantomeno conoscono WhatsApp, il sistema di messaggistica più celebre al mondo che ha superato ormai il miliardo di utenti nel mondo.
Come molti sapranno WhatsApp è stata acquisita nel 2004 da Facebook che ha annunciato ora anche l’implementazione di WhatsApp for Business, una soluzione studiata specificatamente per quelle aziende che, vogliono per esempio, fornire assistenza ai propri clienti via chat velocizzando e potenziando il processo di customer care.
Inizialmente il servizio sarà gratuito per poi diventare successivamente a pagamento nella sua versione più avanzata e completa.
Il problema principale è ovviamente quello della sicurezza per la qual cosa WhatsApp ha già spiegato che ogni azienda avrà un proprio account con un proprio simbolo verificati, in modo da distinguerle da ogni altro account.
Attraverso questo canale sarà possibile ad esempio, inviare la conferma della prenotazione, il dettaglio del check-in e la carta d’imbarco come sta già facendo KLM.
Ma a ben guardare, anche se non vi sono conferme ufficiali, WhatsApp for Business si configura come un modo per l’azienda di proprietà di Facebook Inc. di entrare nel mondo dell’e-commerce: infatti l’introduzione di WhatsApp Business è contestuale a quella di WhatsApp Payments, strumento che consente agli utenti di scambiare denaro attraverso messaggi.
In realtà in questa feature non c’è niente d’innovativo posto che un servizio simile esiste già su altre piattaforme. Tuttavia, ciò che fa la differenza è nel numero complessivo di utenti WhatsApp che, come abbiamo detto, supera il miliardo.
E’ abbastanza prevedibile che non appena Payments sarà introdotto a regime, tutte le aziende piccole e non, presenti sui vari marketplace, offriranno la possibilità di effettuare i pagamenti attraverso un numero WhatsApp. Questo inevitabilmente comporterà lo spostamento di somme di danaro enormi.
Probabilmente, considerando che in una fase successiva, WhatsApp Business sarà a pagamento, è anche un modo per l’azienda di rimpinguare le proprie casse.
Dunque sembra chiaro come Mark Zuckerberg abbia deciso di monetizzare la sua acquisizione più importante anche in termini di esborso economico (ben 22 miliardi di dollari spesi nel 2014).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Valeria Gambino, redazione@exportiamo.it
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