Dalla Puglia prende il via quella che potrebbe rivelarsi una vera e propria rivoluzione nel mondo dei satelliti: entro i primi tre mesi del 2018 sarà infatti spedito in orbita un innovativo satellite dotato di un motore elettrico, alimentato ad energia solare.
A lavorare a questa importante soluzione è Sitael, società pugliese con headquarter a Mola di Bari, e capace anche di invertire il trend della fuga dei cervelli riuscendo ad attrarre capitale umano (soprattutto giovani) da altri Paesi come Francia, Germania, India ed Iran.
Sitael investe il 12% degli incassi in ricerca e sviluppo e ciò le ha consentito di realizzare dei satelliti in miniatura (peso di circa 100 kg contro una media di circa 1000 kg) capaci di orbitare a una quota molto bassa.
Il debutto del microsatellite Sitael avverrà con il primo lancio commerciale operato da Virgin Orbit, la divisione aerospaziale dell’impero creato da Richard Branson, che impiegherà un particolare lanciatore montato su un Boeing.
L’azienda Made in Italy dunque è in piena espansione e questo è visibile confrontando il numero degli impiegati attuali, 350, con quelli di sette anni fa (appena 30). Nelle previsioni aziendali questa quota dovrebbe triplicarsi nell’arco dei prossimi cinque anni, arrivando intorno a 1000 dipendenti.