Sandro Veronesi, patron di Calzedonia, lancia la sfida a Brands Inc, la multinazionale americana titolare di Victoria’s Secret.
La battaglia commerciale con il colosso globale della lingerie si giocherà, secondo l’imprenditore italiano, anche sul piano culturale. Il marchio italiano infatti, vuole esportare, oltre a negozi e prodotti, l’immagine di una donna più discreta ed elegante rispetto all’identificazione femminile espressa dal marketing dell’azienda americana.
Victoria ha totalizzato, nel 2016, 11 miliardi di dollari di ricavi, mentre il gruppo Intimissimi-Calzedonia ha toccato quota 2,1 miliardi. L’azienda si sta muovendo per colmare questo gap, come spiega il suo patron: “Faremo investimenti importanti per capire se possiamo conquistare il mercato americano e cinese; cominciamo aprendo a New York sulla Quinta Strada e a Shangai, in questa prima fase di test arriveremo ad una ventina di negozi in ambedue i Paesi, poi valuteremo”.
L’ingresso negli Stati Uniti vedrà protagonisti entrambi i marchi dell’azienda, mentre in Cina la strategia sarà incentrata, perlomeno in fase iniziale, soltanto dall’ingresso di Calzedonia, poiché analisi di mercato hanno palesato la predisposizione del pubblico cinese a spendere più per gli accessori visibili che per l’underwear.
Inoltre il colosso italiano dell’intimo ha incrementato la propria capacità produttiva investendo in impianti e stabilimenti delocalizzati in diverse realtà emergenti mondiali, come: Sri Lanka, Etiopia, Romania, Croazia e Bulgaria. “L’efficienza industriale da noi raggiunge quasi il 100% del ciclo produttivo, gli scarti sono nell’ordine dello 0,001%. Per questo non abbiamo imitatori“, conclude Veronesi.