Nelle scorse settimane è stato ufficialmente presentato alla Farnesina il “Piano Strategico 2017-2020”, adottato lo scorso febbraio dal Consiglio dei ministri alla fine di un percorso “interministeriale” fondato sull’integrazione delle politiche turistiche con quelle dell’industria digitale e sull’adozione di tecnologie avanzate per migliorare l’offerta di servizi.

In quest’occasione il Ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini ha sottolineato come tra gli assi portanti del piano ci sia il turismo sostenibile, inteso non solo in chiave ambientale, ma anche e soprattutto economica: puntare sull’innovazione e sull’utilizzo di strumenti di promozione digitale consente effettivamente di valorizzare i nostri siti turistici a livello di visibilità ed appeal nel rispetto dell’ambiente circostante.

Anche il Ministro degli Esteri, Angelino Alfano, presente all’evento in veste di padrone di casa ha incentrato il suo discorso d’apertura sul tema della valorizzazione del nostro patrimonio turistico e dei nostri siti Unesco ma focalizzando l’attenzione sugli strumenti appartenenti all’industria 4.0.

Alfano poi continuato toccando un altro tema caldo, ossia quello della sicurezza, fattore decisionale sempre più influente nella mente dei viaggiatori.

Riportiamo alcune delle sue parole: “Con il ministro Franceschini abbiamo lavorato insieme e sono stati anni molto positivi perché lì incidenza del turismo sull’uscita dalla crisi è stata fondamentale, rappresentando il 12% del Pil e il 13% dell’occupazione. Vogliamo rafforzare questa incidenza puntando sulla diplomazia economica, sulla digitalizzazione, sulla valorizzazione dei 51 siti Unesco. E non dobbiamo dimenticare che viviamo in un tempo della storia che è sfidato da una minaccia senza precedenti dal punto di vista della sicurezza: questo ha determinato un impatto anche sul turismo, perché la variabile sicurezza è diventata fondamentale nella scelta della destinazione turistica. La Farnesina si è adeguata, e il nostro Paese può essere fiero e orgoglioso di aver saputo coniugare solidarietà e sicurezza, mettendosi dalla parte giusta della storia e aiutando l’Europa a stare dalla parte giusta: abbiamo salvato mezzo milione di persone e nel contempo siamo un paese sicuro, in un contesto mondiale in cui la minaccia zero non esiste”.

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