Grazie a vigneti, uliveti e ad un’agricoltura eccellente, il comparto ortofrutticolo pontino ha fatto registrare, lo scorso anno, in incremento nei volumi d’affari ricavati dall’export del 14,1%.
Sono innumerevoli i prodotti e le aziende che possono fregiarsi di certificazioni come marchio dop, doc e igt ed inoltre il mercato delle eccellenze nella provincia di latina si arricchisce ogni anno di ottime referenze. Parliamo di prodotti come i kiwi, ovviamente di origine tropicale, ma coltivati e tutelati dal marchio Igt; dell’olio di Cori, Sonnino e Gaeta che da anni gode del marchio Dop; dei vini di Cori, Aprilia, Terracina e Circeo, tutti coperti dal marchio Doc.
Inoltre, per ciò che riguarda il settore vitivinicolo, non si può non citare la strada del vino di Latina, la più lunga ed articolata d’Italia.
Stando all’ultimo censimento dell’istituto Tagliacarne, sarebbero circa 10.300 le aziende pontine registrate alla Camera di commercio, il 21% delle quali condotte da giovani imprenditori.
Lo scorso anno il volume d’affari generato dall’export di queste imprese ha toccato quota 150milioni di euro, registrando tassi di crescita notevoli in tutti i principali mercati: Germania (+12,6%, con 71,6 milioni di euro di ricavi), Polonia (+11,5%, con 15,4 milioni di ricavi), Paesi Bassi (12,9%, con 9,6 milioni di ricavi), Francia (+17,4%, con 9,4 milioni di ricavi) e soprattutto Stati Uniti (+46,7%, con 7,4 milioni di ricavi), Paese nel quale il tasso di crescita è stato enorme e che racchiude ancora un’incredibile potenziale che al momento non risulta sfruttato.
Le possibilità di sviluppo continuano ad essere molte per le aziende di questo settore nella zona del basso Lazio e la Regione continua anche quest’anno ad aprire la strada all’internazionalizzazione e all’export dei prodotti locali.
Un esempio dello sforzo istituzionale intrapreso per favorire il comparto è rappresentato dal bando Prospex, attualmente aperto ed in scadenza il prossimo 20 luglio.
Tramite questa iniziativa la Regione Lazio mette a disposizione un finanziamento a fondo perduto che coprirà il 50% dell’esborso necessario per partecipare ad alcuni progetti incentrati sul tema dell’internazionalizzazione e sulla partecipazione a fiere internazionali.
Le eccellenze regionali, nonostante la buona performance del 2016, hanno dunque ancora molta strada da percorrere per consolidare la loro posizione nei mercati internazionali ma la direzione intrapresa sembra essere quella giusta.