Ricoprire un ruolo manageriale all’interno di un’azienda è il sogno di molti ma questo tipo di posizione, oltre ad una serie di indiscutibili vantaggi, comporta anche una forte pressione e l’insorgere di numerose preoccupazioni.

Secondo l’indagine Global risk management survey condotta da Aon i tre principali elementi che turbano la serenità della classe manageriale italiana sono lo stato dell’economia (ancora precaria e che non riesce a ripartire), i danni reputazionali a cui il brand può essere soggetto e l’aumento della concorrenza.

Un po’ a sorpresa il “rischio politico” si posiziona solo al 33esimo posto mentre, a livello globale, esso è tornato ad essere fra i primi dieci elementi di incertezza percepiti dai manager. D’altro canto invece il rischio di credito, 22esimo nel mondo, è fortemente sentito nel Belpaese ed occupa infatti la settima posizione in questo speciale ranking.

Nel mondo il danno reputazionale all’azienda/brand rimane il rischio più avvertito anche a causa della diffusione dell’utilizzo dei social media che hanno reso, potenzialmente, le imprese che ne fanno un uso scorretto o poco professionale maggiormente vulnerabili.