Le macchine per l’edilizia Made in Italy non fermano la loro corsa che dura ormai da 12 bimestri consecutivi e che ha portato il turnover del settore a raggiungere i 2,7 miliardi di euro annui nel 2016.
Fra i macchinari che hanno fatto registrare gli aumenti più significativi troviamo le macchine stradali (+44%) e le macchine movimento terra (+25%).
Il momento è quindi estremamente positivo anche se come sottolinea il Presidente di Unacea Paolo Venturi “i tassi di crescita vanno letti in un contesto di mercato che non ha ancora recuperato i livelli di business pre crisi”.
Per il mercato comunque rimane di fondamentale importanza il fattore export che è arrivato a pesare circa il 70% sul fatturato complessivo del comparto grazie soprattutto alle vendite verso i Paesi dell’Europa occidentale (+6,5%) ed i Paesi dell’Est Europa e Turchia (+5,9%).
Il Made in Italy però va forte anche in altre aree, dove vende meno in termini di valori assoluti ma in cui la crescita è sensibilmente più marcata, come Nord Africa (+60%) ed India (+37,6%).
Le dolenti note provengono invece da Medio Oriente (quasi -50%), Cina (-30%), Oceania (ca -20%), Russia e Sudamerica (-12%).
Secondo Venturi comunque le previsioni per il 2017 rimangono ottimistiche perché “qualora non intervengano eventi politici inaspettati riteniamo che la crescita delle vendite riporterà l’Italia ai primi posti in Europa nel settore”.