La Camera dei Deputati ha recentemente approvato (24 gennaio) una norma che prevede il rilancio delle linee ferroviarie in disuso nelle zone di maggior pregio paesaggistico e turistico in Italia.

L’idea è quella di valorizzare alcuni vecchi treni che, con “ritmi tranquilli”, transiteranno fra valli e montagne alla riscoperta delle bellezze offerte dall’incredibile patrimonio naturalistico del Belpaese.

La promozione del turismo naturalistico e archeologico italiano passerà quindi da treni d’epoca quali locomotive a vapore, carrozze d’epoca a traino, a motore, panoramiche o scoperte.

I mezzi di trasporto per poter viaggiare dovranno essere iscritti in un’appostita sezione del Registro di immatricolazione nazionale tramite l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, con oneri a carico del richiedente.

Le tratte turistiche saranno:

- Sulmona-Castel di Sangro;

- Cosenza-San Giovanni in Fiore;

- Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio;

- Sacile-Gemona;

- Palazzolo-Paratico;

- Castel di Sangro-Carpinone;

- Ceva-Ormea;

- Mandas-Arbatax;

- Isili-Sorgono;

- Sassari-Palau Marina;

- Macomer-Bosa;

- Alcantara-Randazzo;

- Castelvetrano-Porto Palo di Menfi;

- Agrigento Bassa-Porto Empedocle;

- Noto-Pachino;

- Asciano-Monte Antico;

- Civitavecchia-Capranica-Orte;

- Fano-Urbino

La norma ha previsto l’affidamento in gestione non solo del trasporto, ma anche di una serie di attività turistico-culturali (allestimento di aree museali, iniziative di promozione del territorio ed attività ricreative) da sviluppare sia a bordo del treno, sia nelle stazioni di servizio.

Le amministrazioni competenti dovranno provvedere alla pubblicazione sul sito internet istituzionale di un avviso della durata di 30 giorni per la ricerca di gestori.

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