Cresce la voglia di bellezza Made in Italy

Cresce la voglia di bellezza Made in Italy

20 Dicembre 2016 Categoria: Health & Care

Terrorismo, Brexit, esito delle elezioni USA ed il recente cambiamento nell’esecutivo italiano. Sono diversi gli elementi che non fanno presagire un 2017 all’insegna della pace e della cooperazione internazionale ma, in un contesto così complicato, c’è un settore che non sembra voler fermare la sua corsa.

Stiamo parlando della cosmetica Made in Italy le cui esportazioni, nel 2016, faranno segnare un aumento sostanzioso (+11,5%) per un valore assoluto che raggiungerà 4,2 miliardi di euro su un turn over complessivo pari a 10 miliardi.

Chi compra i cosmetici del Belpaese?

I primi cinque Paesi clienti dell’Italia dovrebbero rimanere immutati: Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna. I dati più positivi tuttavia giungono dal mercato russo, che nel 2015 era l’unico negativo tra i 10 principali clienti della cosmetica italiana.

Inoltre, da quel che sembra, anche in USA e Regno Unito resta grande la voglia di bellezza made in Italy e per questo nè la Brexit nè la vittoria di Trump dovrebbero avere contraccolpi negativi sul comparto.

Fra i mercati emergenti si evidenziano ottime performance in Medio Oriente, Far East ed Estremo Oriente.

Il consiglio di Gian Andrea Positano (Responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia) per tutte le aziende del comparto che vogliono rivolgere il loro sguardo sui mercati esteri è il seguente: “Al momento la strategia più efficace è quella di concentrare la propria presenza nei mercati in crescita: operare contemporaneamente su molte piazze solo per ridurre i rischi porterebbe a polverizzare le strategie e, di conseguenza, a un indebolimento”.

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