L’ombra di Pechino continua ad aleggiare sul Belpaese e lo “shopping” cinese nel settore real estate non accenna a arrestarsi.

In Inghilterra e negli States gli investimenti realizzati da imprenditori cinesi nel settore immobiliare residenziale di lusso hanno già contribuito a far schizzare i prezzi degli immobili a livelli altissimi ed adesso una costante e crescente attenzione è riservata al mercato del mattone italiano.

E dunque anche in Italia, i cinesi hanno già messo mano al portafoglio: a Milano il maxifondo di Shanghai, Fosun, ha rilevato Palazzo Broggi, il prestigioso palazzo di Piazza Cordusio nel cuore di Milano. I cinesi del gruppo Guangzhou Canudilo avevano invece messo gli occhi su un altro angolo di prestigio a Milano (Exclesior Milano), il noto multimarca del lusso in Corso Vittorio Emanuele, con un’offerta da 21.3 milioni di euro che però non è, almeno per il momento, andata in porto.

La presenza della Cina nel settore real estate italiano sta diventando tentacolare tanto che i cinesi sono approdati anche a Roma in Piazza Verdi, acquistando l’ex sede dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che diventerà un albergo extra lussuoso con una parte residenziale.

Nel segmento di lusso l’Italia è quindi tra le mete preferite dai milionari cinesi che investono in palazzi d’epoca e di prestigio, negozi, appartamenti nei pressi dei centri storici e con prospettive di sviluppo e di valorizzazione.

Ma un altro fenomeno da non trascurare riguarda le famiglie cinesi benestanti che comprano proprietà immobiliari in Italia per garantire ai loro figli visti di lungo periodo, una migliore qualità della vita e condizioni ambientali più a misura d’uomo.

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