Fare di necessità virtù. Spesso è questo il primo approccio delle PMI italiane con i mercati esteri che oggi più che in passato rappresentano un’ancora cui aggrapparsi in una situazione che vede il mercato interno ancora debole ed incerto. L’export però vive di logiche peculiari che necessitano know-how specifico, spiccate capacità di analisi oltre a una ottima conoscenza del mercato target e dei suoi operatori principali. Dunque, per poter riscuotere successo e dar luogo ad un processo d’internazionalizzazione strutturato e vincente, c’è bisogno di avvalersi dei servizi erogati da specialisti del settore.
La consulenza aziendale è quindi fondamentale per conquistare i mercati esteri anche se spesso ha costi elevati ed esistono solo alcune realtà che sono adeguatamente preparate a dare i giusti consigli per far crescere ed ammodernare le nostre imprese anche all’estero.
In questo senso segnaliamo come il Ministero dello Sviluppo economico stia venendo incontro alle esigenze delle PMI italiane avendo stanziato 9 milioni di euro per la seconda edizione del Voucher per l’Internazionalizzazione, un finanziamento a fondo perduto messo a disposizione delle imprese che vogliono internazionalizzarsi.
Il contributo dovrebbe calare da 10.000 euro (previsti nella prima edizione) ad 8.000 euro per ciascuna azienda beneficiaria e le PMI - che dovranno comunque investire di tasca propria una somma minima pari a 5.000 euro - potranno avvalersi della consulenza specializzata di un Temporary Export Manager per studiare e cogliere tutte le opportunità provenienti dai Paesi target selezionati.
Le società di consulenza fornitrici del servizio, prima di essere iscritte in un elenco, saranno selezionate dal Ministero che si occuperà di verificarne le effettive competenze in materia di export. Ulteriori info e dettagli saranno comunicati nelle prossime settimane, in seguito alla pubblicazione del bando di riferimento.