L’Italia prova a ripartire dalla cultura attraverso l’approvazione del piano triennale di investimenti redatto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT), che ha recentemente stanziato 300 milioni di euro per la tutela del patrimonio culturale che saranno impiegati in 241 diversi interventi.
I fondi saranno immediatamente disponibili e sono stati messi a disposizione tenendo conto delle esigenze e delle segnalazioni venute dai territori. Come ha spiegato Dario Franceschini, titolare del ministero, il governo con questa misura intende rilanciare il settore e, più in generale l’intero sistema economico nazionale: “Si tratta di un investimento importante che conferma quanto la cultura sia tornata al centro della politica nazionale. Dall’arte all’archeologia, dalle biblioteche agli archivi, dai musei alle eccellenze del restauro, non c’è settore dei beni culturali che non stia ricevendo un impulso significativo in termini economici e politici da questo governo”.
In questo contesto rientra anche lo stanziamento di 360 milioni del Pon Cultura, proposto dall’Italia e approvato dalla Commissione europea per attuare, nel Belpaese, quanto previsto dalla programmazione a livello comunitario.
I fondi, nello specifico, saranno destinati all’implementazione di misure di tutela nelle 5 regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e serviranno a:
• rafforzare i sistemi e le misure di sicurezza dei musei italiani (50 milioni);
• cofinanziare i progetti che utilizzeranno il cosiddetto ArtBonus (45 milioni) che prevede un credito d’imposta pari al 65% del valore dell’intero progetto;
• riqualificare e/o restaurare una serie di importanti asset culturali del Paese fra cui: la Domus Aurea (13 milioni), Palazzo Venezia di Roma (5,4 milioni), la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (3,5 milioni), le mura di Palmanova (3 milioni), il Museo di San Martino a Napoli (2,4 milioni), la Certosa di Calci a Pisa (2,1 milioni) e molti altri.
La tutela del patrimonio culturale è importante anche al fine di incrementare l’appeal dell’Italia agli occhi dei turisti e le risorse per il Mibact, nel 2016, sono sensibilmente aumentate (+27%) superando quota 2 miliardi di euro.