Durante questi anni di crisi molte volte ci siamo sentiti ripetere che la crisi poteva paradossalmente rappresentare un’opportunità per alcune aziende italiane, specialmente in termini di export.

Tra le realtà imprenditoriali italiane che negli ultimi anni hanno rivolto seriamente l’attenzione verso l’estero vi è l’azienda lucana “Amaro Lucano S.p.A” di proprietà della famiglia Vena e produttrice dello storico liquore a base di erbe, una realtà sempre più solida e dinamica. La produzione annuale ammonta a circa 5 milioni di bottiglie con un fatturato che nell’anno in corso sarà pari a circa 22 milioni di euro, Pasquale Vena, il presidente del gruppo spiega come l’export dell’azienda si sia consolidato negli ultimi anni: “Ci stiamo muovendo all’estero come tutti, fino a 5-6 anni fa bastava il mercato italiano poi, con la crisi, ci siamo resi conto che per sopravvivere bisognava aprire a nuovi mercati”.

Non è stato un processo semplice da affrontare anche perché l’amaro era molto poco conosciuto al di fuori dell’Italia eccezion fatta per la Germania che ne fa un largo consumo (il doppio di quello italiano). La conquista più importante degli ultimi anni invece è il mercato statunitense, dove comincia ad essere anche utilizzato come base nella preparazione di nuovi tipi di cocktail: “Questo fatto ci ha aperto un nuovo spazio e siamo arrivati ai principali bar e ristoranti, tanto che valutiamo di aprire anche una filiale locale negli States. Non abbiamo bisogno di liquidità né di soci, semmai ragioniamo in termini di partnership per i mercati esteri”.

La storia dell’azienda lucana rappresenta un ottimo esempio di come si può riuscire a vincere sui mercati internazionali e - insieme alle altre tante storie di successo - deve essere un’iniezione di fiducia per le nostre PMI “obbligate” ormai in questa realtà globale a guardare oltreconfine per trovare i profitti che un tempo garantivano i consumi interni.