Nel 2015 l’export dei salumi ha registrato un’ottima performance. E’ quanto emerge dall’ultima rielaborazione Assica su dati Istat. Le esportazioni sono aumentate del 10,7% a volume e del 7,1% a valore. Complessivamente il volume esportato è pari a 165mila tonnellate, per un fatturato oltre gli 1,35 miliardi di euro.
I mercati UE sono i primi destinatari dei salumi nostrani con un aumento del 13,2% a volume e del 7,3% a valore con un fatturato complessivo oltre il miliardo di euro. Tra i mercati target prevale la Spagna che registra un forte incremento: +13,2% in quantità e un +12,6% in valore, legato soprattutto agli invii di prosciutto cotto, in forte incremento per particolari dinamiche commerciali. La Germania si conferma il primo mercato, con oltre 32mila tonnellate di prodotto inviato (+2,8%) e un fatturato che sfiora i 290 milioni di euro (+3,2%). L’export verso i paesi terzi ha segnato uno scarso dinamismo a volume (+0,7%) per oltre 30mila tonnellate, anche a causa dell’embargo russo, e un ottimo incremento a valore (+6,7%), che ha superato i 300 milioni di euro.
Positivo, invece, l’andamento negli Usa con 8.750 tonnellate (+18,9%) per oltre 105,8 milioni di euro (+22%), grazie soprattutto ai prosciutti stagionati. Ottimo risultato anche in Canada (+41% a volume e +52,2% a valore), mentre cala l’export in Giappone.