Intercettando appena il 3% del pomodoro in conserva italiano esportato in America Latina, il Brasile rappresenta la più grande opportunità da cogliere per aumentare le vendite all’estero di uno dei prodotti simbolo della cultura culinaria del Bel Paese, il cui volume d’affari si ferma oggi a 42 milioni di dollari.
Ne sono convinti al consorzio al Oì Pomodoro dell’Industria bacino Centro Sud che promuove nel Paese sudamericano - con il finanziamento dell’Unione europea - il progetto Meu Tomatì.
Eccellenza campana, italiana ed europea, il pomodoro pelato è stato al centro di un seminario accompagnato da una cena a tema organizzata dalla Camera italo-brasiliana di commercio e industria di Rio de Janeiro.