Semaforo Verde o Rosso? La Battaglia delle Etichette Alimentari Arriva anche negli USA

Semaforo Verde o Rosso? La Battaglia delle Etichette Alimentari Arriva anche negli USA

23 Settembre 2024 Categoria: Food & Beverage Paese:  USA

Negli Stati Uniti, la FDA sta valutando l’introduzione di etichette alimentari più chiare e immediate, simili a un semaforo, per aiutare i consumatori a scegliere prodotti più sani e combattere l’obesità, ma incontra la forte opposizione dell’industria alimentare che preferisce un sistema di etichettatura volontario meno dettagliato e più permissivo.

Da alcuni mesi, la FDA – Food and Drug Administration, l’agenzia federale americana che si occupa della regolamentazione di farmaci e prodotti alimentari, sta valutando l’introduzione di un’etichetta nutrizionale sulla parte anteriore delle confezioni dei cibi pre-confezionati, oltre all’etichetta che si trova già sul retro, con l’obiettivo di aiutare i consumatori ad acquistare prodotti più salutari, rendendo evidenti, fin dal primo sguardo, i prodotti ricchi di sodio, grassi saturi o zuccheri aggiunti.

Questi sono elementi chiave dell’alimentazione ultra-processata che caratterizza la dieta tipica americana, e sono considerati tra i principali responsabili dell’aumento dell’obesità negli Stati Uniti, un problema che riguarda circa il 42% della popolazione adulta e che contribuisce a un’aspettativa di vita più breve a causa di malattie legate all’alimentazione come il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Secondo i dati dell’FDA, ogni anno, più di 1 milione di americani muore a causa di queste patologie. L’obesità infantile è un altro campanello d’allarme: secondo i Centers for Disease Control and Prevention, quasi il 20% dei bambini statunitensi è in sovrappeso, un dato allarmante se si considera che negli anni ‘70, prima della proliferazione del cibo ultra-elaborato, questa percentuale era quattro volte inferiore.

Nelle intenzioni della FDA, la nuova etichettatura potrebbe rappresentare un punto di svolta nella lotta all’obesità, fornendo ai consumatori uno strumento semplice e immediato per orientarsi nella scelta degli alimenti e promuovendo un’alimentazione più sana e bilanciata. Si tratterebbe, come nel caso del Nutriscore europeo, di un simbolo grafico, di lettura immediata, che informa dell’elevato contenuto di sodio, grassi saturi o zuccheri di un prodotto alimentare. Come si legge sul Washington Post, sarebbero due le principali opzioni di etichettatura al vaglio della FDA:

Fonte: The Washington Post

La prima, a sinistra nell’immagine, indica se un prodotto contiene elevate quantità di zuccheri, sodio o grassi saturi, vale a dire almeno il 20% della dose giornaliera suggerita. La seconda, a destra, sfrutta i colori del semaforo per descrivere le percentuali di zuccheri, sodio o grassi saturi di un alimento: verde se inferiori al 5% del fabbisogno giornaliero, rosso se superiori al 20%.

Tuttavia, l’introduzione di nuove etichette incontra la forte resistenza delle aziende alimentari, che contestano l’argomentazione della FDA secondo cui simili etichette possano davvero influenzare le scelte alimentari degli americani, in quanto ritenute ambigue e soggettive, temendo oltretutto che possano allarmare inutilmente i consumatori e danneggiare l’immagine dei loro prodotti.

L’industria alimentare preferirebbe mantenere il sistema volontario “Facts Up Front” introdotto nel 2011. Facts up Front utilizza fino a quattro icone sulla parte anteriore dei pacchi per evidenziare calorie, grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti per porzione. I produttori possono anche includere informazioni nutrizionali per un massimo di due “nutrienti da incoraggiare”, come potassio o fibre. Questo sistema permette alle aziende di mostrare alcune informazioni nutrizionali sulla parte anteriore della confezione, ma lascia ampia discrezionalità alle aziende stesse. La Consumer Brands Association e la FMI, le principali associazioni dell’industria alimentare, sostengono che il sistema Facts Up Front sia sufficiente per informare i consumatori offrendo loro una panoramica chiara e completa della composizione nutrizionale dei prodotti. Secondo loro, un’etichetta obbligatoria con un sistema a semaforo (rosso, giallo, verde) creerebbe inutili allarmi nei consumatori, senza fornire un quadro completo della qualità nutrizionale del prodotto.

I sostenitori dell’etichettatura obbligatoria, invece, criticano l’iniziativa Facts Up Front, evidenziando la sua limitata diffusione rispetto all’etichetta nutrizionale tradizionale. Inoltre, sostengono che le icone semplificate utilizzate non forniscono al consumatore un quadro chiaro e immediato del profilo nutrizionale del prodotto, a differenza di un sistema a semaforo. Infine, sottolineano come l’approccio volontario di Facts Up Front abbia notevolmente ritardato l’adozione di un sistema di etichettatura obbligatoria più efficace e comprensibile per i consumatori.

Inoltre, le industrie del food mettono in dubbio che la FDA abbia l’autorità per introdurre simili cambiamenti e sostengono che le aziende potrebbero perfino denunciare il governo federale per aver limitato la libertà di espressione commerciale violando quanto stabilito dal Primo Emendamento.

I gruppi industriali, infine, stanno avvertendo i consumatori che i nuovi requisiti di etichettatura potrebbero far aumentare i prezzi al supermercato, un messaggio indesiderabile per l’amministrazione Biden-Harris prima delle elezioni. I sostenitori della salute temono che la Casa Bianca di Biden rinvierà la proposta di regolamento, che è già stata posticipata di quasi un anno, sebbene i funzionari dell’amministrazione affermino che la misura è una parte fondamentale del piano della Casa Bianca per promuovere una nutrizione più sana.

La FDA deve ancora inviare una bozza della proposta di regolamento all’ufficio del budget della Casa Bianca per la revisione, un passo obbligatorio prima della pubblicazione. Anche se i funzionari di Biden pubblicassero una proposta come previsto ad ottobre, è improbabile che l’ex presidente Donald Trump continui lo sforzo se vincerà la presidenza.

La battaglia sull’etichettatura degli alimenti è una sfida cruciale per la salute pubblica. Da un lato, c’è l’esigenza di fornire ai consumatori gli strumenti necessari per fare scelte informate e proteggere la propria salute. Dall’altro, c’è la necessità di bilanciare questo obiettivo con il diritto delle aziende di comunicare liberamente i propri prodotti. E poi molto dipenderà da chi vincerà le prossime elezioni. L’unica certezza è che, qualunque sarà la decisione della FDA, avrà un impatto significativo non solo sugli Stati Uniti, ma su tutto il mondo, influenzando le politiche alimentari e le scelte dei consumatori a livello globale.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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