L'Allarme di Confartigianato: l'Export della Moda Crolla del 5,3% in 6 Mesi

L'Allarme di Confartigianato: l'Export della Moda Crolla del 5,3% in 6 Mesi

17 Settembre 2024 Categoria: Moda & Accessori

La moda italiana, fiore all’occhiello del made in Italy, sta attraversando una profonda crisi. A lanciare l’allarme è Confartigianato, che ha evidenziato un drastico peggioramento degli indicatori del settore nel corso dell’estate.

Nei primi sei mesi del 2024, le esportazioni delle imprese della moda hanno subito un calo del 5,3%, pari a una perdita di 1,8 miliardi di euro. Una flessione particolarmente evidente nei mercati tradizionalmente più ricettivi, come Svizzera, Regno Unito e Germania.

A livello regionale, la Toscana, la Lombardia, il Veneto e le Marche sono state le più colpite da questo crollo delle esportazioni. Anche a livello provinciale, la situazione è critica, con Varese, Firenze, Treviso e Biella che registrano cali percentuali a doppia cifra.

La crisi non si limita alle esportazioni. La produzione ha subito un forte calo, con una flessione del 18,3% a luglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le aspettative per il futuro sono altrettanto negative, con gli ordini in calo e le previsioni di assunzione in diminuzione.

Confartigianato si è rivolta al Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso e, in una lettera, il Presidente Marco Granelli ha denunciato la gravità della situazione che investe soprattutto le piccole imprese e ha sollecitato una serie di interventi per scongiurare il tracollo del settore e il rischio di perdere una delle componenti più importanti del patrimonio manifatturiero made in Italy. Alla richiesta di Confartigianato, che partecipa al Tavolo della moda istituito presso il Mimit, è seguito un confronto con il Ministero dal quale è scaturito l’impegno a prendere in considerazione alcune proposte avanzate dalla Confederazione a sostegno degli imprenditori.

“Confidiamo – sottolinea il Presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini – che, come emerso all’incontro con i rappresentanti del Ministero delle imprese e del made in Italy, il Governo possa sospendere i versamenti tributari per le imprese in crisi. Riteniamo altrettanto necessario estendere la CIG in deroga a tutte le tipologie di imprese della moda o ridefinire i criteri per l’assegnazione delle ore disponibili. Fondamentale anche applicare la moratoria sul rientro dei prestiti garantiti attraverso una norma del Fondo Centrale di Garanzia, che permetta l’allungamento dei periodi di rientro senza impatti negativi sul rating aziendale. Per sostenere gli investimenti delle nostre imprese, sollecitiamo anche l’aumento del 50% dell’aiuto di Impresa 4.0, oltre alla semplificazione delle procedure di accesso ai prestiti SIMEST per partecipare alle fiere e per la patrimonializzazione delle imprese”. Tra le misure sollecitate da Confartigianato anche risorse per incentivare l’acquisto di capi rigenerati provenienti da filiere certificate.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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