L’intelligenza artificiale sta trasformando l’industria alimentare in modo significativo, dall’ottimizzazione della produzione e della filiera alla sicurezza e tracciabilità dei prodotti, allo sviluppo di nuovi prodotti innovativi e personalizzati, fino al marketing e alla pubblicità mirati.
L’intelligenza artificiale (AI) sta permeando quasi ogni settore, e l’industria alimentare non fa eccezione. Dalle colture alla produzione, dalla distribuzione al marketing, l’AI sta trasformando il modo in cui produciamo, consumiamo e pensiamo al cibo.
I settori in cui l’intelligenza artificiale può fare la differenza sono molti: dall’approvvigionamento di materie prime all’agricoltura di precisione, dalle diverse fasi produttive alla tracciabilità, dalla logistica in tutte le sue fasi fino alla catena distributiva.
Agricoltura di precisione
Uno dei vantaggi più significativi dell’AI è l’ottimizzazione e l’automazione dei processi lungo tutta la filiera alimentare. L’agricoltura di precisione, ad esempio, sfrutta l’AI per analizzare dati come il clima, il terreno e le condizioni delle colture per ottimizzare l’irrigazione, la fertilizzazione e l’uso di pesticidi, aumentando la resa e riducendo l’impatto ambientale.
Migliaia di dati riguardanti la mappatura dei terreni, combinati con quelli delle previsioni metereologiche, dello storico dei raccolti precedenti, grazie all’intelligenza artificiale sono analizzati e forniscono informazioni preziose per un’agricoltura adatta alle diverse condizioni ambientali e strutturali. L’analisi delle immagini satellitari e dei dati dei sensori permette di monitorare lo stato di salute delle colture e identificare precocemente le aree problematiche, consentendo interventi mirati e riducendo l’uso di pesticidi. L’intelligenza artificiale può aiutare anche nel rilevamento accelerato e automatizzato di agenti patogeni in vari campioni di acqua utilizzata in agricoltura e negli alimenti. In particolare possono essere utilizzati modelli di deep learning per identificare e quantificare i batteri bersaglio.
Sicurezza e tracciabilità
Anche nell’industria di trasformazione alimentare, l’AI gioca un ruolo fondamentale, soprattutto nel controllo della qualità. Sistemi di visione artificiale basati su telecamere ad alta risoluzione e reti neurali sono in grado di ispezionare i prodotti alla ricerca di difetti e contaminanti, garantendo una maggiore sicurezza alimentare e riducendo gli sprechi.
L’individuazione degli allergeni, in particolare, è un argomento molto sensibile in cui l’IA può fare la differenza. Sebbene molte persone soffrano di sensibilità e intolleranze alimentari, le allergie alimentari colpiscono solo circa il 5-10% della popolazione totale, ma le loro conseguenze possono essere gravi o addirittura fatali. Per tale ragione è di fondamentale importanza rintracciare la presenza di sostanze allergizzanti, o anche soltanto di tracce di queste, ed evitare eventuali contaminazioni.
I metodi attuali per rilevare gli allergeni alimentari (test immunologici, approcci basati sulla spettrometria di massa, metodi basati sugli acidi nucleici e biosensori) possono essere implementati solo in laboratori professionali altamente attrezzati e, sebbene siano oggi disponibili alcuni kit commerciali portatili per il rilevamento orientato al consumatore, il loro utilizzo spesso richiede istruzioni dettagliate, un’attenta manipolazione e preparazione dei campioni, reagenti chimici, costosi materiali non riutilizzabili e rilevatori/lettori specializzati. Gli approcci di deep learning potrebbero rappresentare un’alternativa innovativa ai classici metodi di rilevamento degli allergeni. Gli algoritmi di deep learning sono stati impiegati con successo per rilevare e quantificare diversi adulteranti nelle cariossidi e nelle farine di riso, nel caffè macinato o latte in polvere, anche a livello di tracce. Per fare ciò, le immagini digitali di prodotti autentici e adulterati vengono acquisite e analizzate utilizzando reti neurali convoluzionali (CNN) per costruire modelli che ne consentano la discriminazione. Questa tecnologia sarebbe particolarmente interessante per i consumatori allergici perché può essere implementata con un semplice smartphone. La tecnica si basa sull’analisi di fotografie scattate con una semplice macchina fotografica reflex e sulla successiva classificazione in gruppi assegnati al tipo e alla quantità di adulterante.
Nuovi sensori e algoritmi di deep learning, ma anche il monitoraggio in tempo reale e la modellazione predittiva potrebbero invece aiutare a evitare problemi di qualità prima che si verifichino, ridurre il rischio di frode e garantire prodotti di alto valore. L’intelligenza artificiale consente l’identificazione non distruttiva di adulterazioni che potrebbero non essere rilevabili dall’ispezione umana o dai metodi di laboratorio convenzionali. Inoltre, può essere un modo efficiente ed economicamente vantaggioso per ricercare possibili adulteranti in grandi quantità di prodotti in breve tempo.
L’intelligenza artificiale, inoltre, può migliorare la tracciabilità dei prodotti grazie anche all’ausilio di altre tecnologie come l’Internet delle cose (IoT) e la blockchain che stanno rendendo le filiere agroalimentari sempre più digitalizzate e automatizzate.
Ottimizzazione della logistica
L’intelligenza artificiale può anche ottimizzare la logistica e la gestione della catena di approvvigionamento alimentare.
Sistemi di previsione della domanda basati su algoritmi di machine learning permettono ai produttori e ai rivenditori di ottimizzare la produzione e la distribuzione dei prodotti, riducendo gli sprechi lungo tutta la filiera alimentare.
Inoltre, l’AI può ottimizzare la logistica e la gestione dei magazzini, migliorando le condizioni di conservazione dei prodotti e riducendo le perdite dovute a deterioramento o rotture.
Sviluppo di prodotti innovativi e personalizzati
L’AI non solo ottimizza i processi esistenti, ma apre anche nuove frontiere per lo sviluppo di prodotti alimentari innovativi e personalizzati. Algoritmi intelligenti possono analizzare i dati sulle preferenze dei consumatori, i trend di mercato e le informazioni nutrizionali per creare alimenti su misura, con caratteristiche e sapori unici.
L’AI può anche aiutare a sviluppare prodotti più sani e sostenibili, come alternative vegetali alla carne o alimenti fortificati con micronutrienti specifici.
Inoltre, l’intelligenza artificiale può personalizzare le esperienze culinarie, suggerendo ricette, abbinamenti alimentari e opzioni di nutrizione basate sulle preferenze individuali.
Marketing e pubblicità mirati per un’esperienza del cliente personalizzata
L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui le aziende del settore alimentare interagiscono con i propri clienti, offrendo esperienze personalizzate e pubblicità mirate che aumentano la soddisfazione e la fidelizzazione.
L’AI, infatti, consente alle aziende di analizzare vasti set di dati, tra cui i social media, lo storico e degli acquisti online e le informazioni CRM, per creare segmenti di pubblico altamente personalizzati. Questi segmenti possono essere basati su una varietà di fattori, come dati demografici, interessi, comportamenti di acquisto e e persino preferenze alimentari specifiche. Utilizzando la segmentazione del pubblico basata sull’AI, le aziende possono creare contenuti di marketing e pubblicità personalizzati che risuonano con i singoli clienti. Questo può includere consigli su ricette, suggerimenti su prodotti, promozioni mirate e persino esperienze di acquisto personalizzate.
L’AI può essere utilizzata anche per automatizzare molte attività legate alle campagne di marketing come l’invio di email, la pubblicazione di annunci sui social media e l’ottimizzazione delle landing page. Ciò consente alle aziende di risparmiare tempo e risorse e di concentrarsi sulla creazione di esperienze cliente di alta qualità, poiché permette di intercettare il pubblico giusto con il messaggio giusto al momento giusto e massimizzare il ritorno sull’investimento (ROI) delle campagne di marketing.
I chatbot alimentati dall’AI possono fornire un’assistenza clienti personalizzata 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questi chatbot possono rispondere a domande sui prodotti, aiutare con gli ordini e persino fornire consigli personalizzati basati sulle preferenze individuali, migliorando la soddisfazione del cliente e riducendo i costi di assistenza clienti.
L’A, infine, può essere utilizzata per analizzare il sentiment dei clienti sui social media, nei forum online e nelle recensioni dei prodotti. Questo può aiutare le aziende a identificare potenziali problemi, migliorare i propri prodotti e servizi e costruire relazioni più forti con i clienti.
L’intelligenza artificiale è ancora agli inizi del suo percorso nell’industria alimentare, ma il potenziale è immenso. Con un’implementazione attenta e responsabile, l’AI può contribuire a creare un sistema alimentare più sicuro, più efficiente e più sostenibile per tutti.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
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