Nel panorama aziendale odierno, in continua evoluzione, la gestione dei talenti è diventata la chiave per il successo. Non si tratta solo di trovare i candidati giusti per le posizioni aperte, ma di costruire una forza lavoro motivata, produttiva e coinvolta, in grado di guidare l’azienda verso il raggiungimento dei suoi obiettivi.
La capacità di attrarre e gestire in modo efficace i talenti è un aspetto sempre più importante per le aziende. A seguito della pandemia e dei cambiamenti socio economici degli ultimi anni, l’approccio utilizzato nell’ambito delle Risorse Umane (HR) ha subito importanti cambiamenti nei processi di reclutamento, fidelizzazione e dialogo con i lavoratori. Queste trasformazioni hanno reso evidenti nuove priorità, come l’implementazione di una strategia efficace per la gestione del talento umano.
Ma cosa si intende precisamente per Talent Management?
Con il termine Talent Management si descrivono tutte le azioni messe in atto dal dipartimento HR di un’organizzazione per attrarre, assumere, motivare e trattenere i talenti migliori nella propria azienda.
Il Talent Management, dunque, è un insieme di processi che parte dalla ricerca di nuovi dipendenti e prosegue con strategie di coinvolgimento per favorire un’esperienza positiva durante tutta la permanenza sul luogo di lavoro, aumentare la produttività, l’engagement e la soddisfazione dei talenti.
La gestione dei talenti è un aspetto chiave nell’acquisizione di un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza e nell’elaborazione di strategie d’impresa di breve e lungo periodo poiché, anche da un’efficace gestione dei talenti, passa la possibilità, per un’azienda, di raggiungere i propri obiettivi di business.
Chi sono i talenti in azienda e come fare a individuarli?
La definizione di “talento” è solo apparentemente semplice. Questo termine, infatti, potrebbe indicare professionisti con le giuste qualifiche e competenze per una posizione vacante, ma anche persone già all’interno dell’azienda con attitudini, abilità e valori che, con il giusto supporto, potrebbero fornire un contributo crescente all’azienda.
Spesso, infatti, è possibile trovare il talento semplicemente favorendo l’acquisizione di nuove competenze e responsabilità di una risorsa e impiegandola, di conseguenza, in un ruolo a lei più congeniale e maggiormente in linea con le sue competenze. Per fare ciò, però, è necessaria un’analisi approfondita delle competenze a disposizione e degli obiettivi strategici e di business che si intende raggiungere.
I vantaggi di una strategia di questo tipo – che si muove non solo sul fronte esterno, ma anche internamente - sono molteplici. Innanzitutto, si avrebbe a disposizione un dipendente già perfettamente integrato nella realtà aziendale, con un risparmio importante sia per quanto riguarda i costi sia per quello che concerne i tempi di formazione. Trovare internamente una risorsa consente, inoltre, di tagliare tutta la fase di ricerca e selezione che, a sua volta, comporta importanti investimenti, in termini di tempi, costi e figure professionali che se ne dovranno occupare.
Perché il Talent Management è importante?
Investire nel Talent Management offre numerosi vantaggi alle aziende, tra cui:
- Aumento della produttività e dell’efficienza: i dipendenti con le giuste competenze e la giusta motivazione sono più produttivi e generano risultati migliori.
- Miglioramento della qualità del lavoro: un personale qualificato e impegnato produce un lavoro di qualità superiore, riducendo gli errori e i costi.
- Incremento dell’innovazione e della creatività: i talenti con idee nuove e diverse prospettive possono stimolare l’innovazione e la crescita aziendale.
- Vantaggio competitivo: la capacità di attrarre e trattenere i migliori talenti differenzia un’azienda dalla concorrenza.
- Miglioramento del morale e del clima aziendale: un ambiente di lavoro positivo e stimolante aumenta la soddisfazione dei dipendenti e riduce il turnover.
Come implementare una strategia di Talent Management efficace
Il Talent Management è un processo estremamente complesso che richiede metodologie e strumenti di supporto. Per i responsabili HR fare Talent Management significa acquisire una nuova agilità sia nel modo di reclutare sia nel modo di gestire ogni singolo talento. Per fare ciò è necessario:
- Saper individuare, valutare e ingaggiare i talenti, definendo contratti adeguati alle aspettative delle risorse e agli obiettivi aziendali.
- Programmare percorsi di formazione funzionali a ogni risorsa e tali da consentire ai talenti di continuare a crescere e rimanere motivati per portare sempre un valore aggiunto all’azienda.
- Definire momenti di ascolto e di scambio in cui raccogliere i feed back dei talenti in merito alle attività svolte in azienda e capitalizzare le informazioni per migliorare i processi organizzativi e decisionali.
- Riprogettare i paradigmi organizzativi, introducendo piani di migrazione e ridefinizione dei ruoli in base alle tipologie di progetto in cui i talenti possono essere di volta in volta coinvolti.
L’area HR si dovrà occupare di dipendenti e collaboratori fornendo loro una serie di servizi e di strumenti, come:
- training
- coaching
- e-learning
- partecipazioni in task force
- workshop specifici e seminari
- counselling
- programmi innovativi lavoro/vita privata
- percorsi di carriera
- programmi di sviluppo
- compensation competitiva (tangibili: salario, benefit, riconoscimenti, premi. Intangibili: programmi di apprendimento e sviluppo, ambiente e clima organizzativo, bilanciamento lavoro/tempo libero)
- misurazione della customer satisfaction
- gestione delle performance.
Talent Management e nuove tecnologie
La tecnologia digitale rappresenta sempre di più un fattore chiave nell’ottimizzazione dei processi di gestione del talento. Intelligenza artificiale, realtà aumentata, automazione e machine learning sono tutti strumenti funzionali a migliorare tutte le fasi della filiera del Talent Management.
La realtà virtuale, ad esempio, viene utilizzata sempre più spesso per migliorare la candidate experience, attraverso l’offerta di un’esperienza immersiva grazie alla quale la potenziale risorsa può conoscere meglio l’azienda e le sue dinamiche, in un modo più coinvolgente e partecipativo.
Le attività di recruiting, poi, si affidano con crescente frequenza al supporto dell’intelligenza artificiale, in particolare per individuare e ingaggiare i cosiddetti candidati passivi, ossia quei lavoratori che non cercano attivamente un impiego in quanto già occupati. I sistemi automatizzati guidati dall’intelligenza artificiale, inoltre, possono processare un’enorme mole di dati e consentire, di riflesso, un taglio di costi e tempi nelle fasi di ricerca e selezione, riducendo anche il tasso di errori commessi.
Tra gli strumenti a disposizione dei talent manager, infine, non si possono non citare i social media, fondamentali per consolidare l’employer branding di un’azienda, trasmettendo allo stesso tempo l’identità d’impresa e i valori che essa esprime.
D’altra parte, fare Talent Management nell’era 4.0 significa anche saper gestire il talento digitale dei lavoratori e le loro abilità. Per garantire il successo del business, infatti, oggi più che mai sono le competenze digitali delle risorse umane a rivestire un ruolo cruciale sullo scacchiere della competitività di ogni impresa.
Una dei problemi principali da affrontare è il digital skills gap, ovvero la carenza di competenze digitali disponibili rispetto a quelle richieste dal mercato del lavoro. Offrire opportunità di formazione, mentoring e coaching per aiutare i dipendenti a sviluppare le loro competenze e raggiungere il loro pieno potenziale anche in ambito digitale è sicuramente una delle sfide più importanti che le imprese si trovano ad affrontare.
Il Talent Management è dunque un investimento strategico che può portare a un significativo vantaggio competitivo per le aziende. Attraverso la creazione di una forza lavoro talentuosa, motivata e coinvolta, le organizzazioni possono raggiungere il successo a lungo termine e realizzare i propri obiettivi di business.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA