Il 2023 ha segnato un anno di ripresa per il turismo italiano, con un sorpasso dei livelli pre-pandemia e un’impennata della spesa turistica. Il 2024 si prospetta come un anno da record, con un aumento del numero di viaggiatori stranieri e una crescente attenzione verso esperienze autentiche e sostenibili.
Il settore del turismo ha affrontato una serie di sfide significative negli ultimi anni, ma ha anche dimostrato una straordinaria capacità di ripresa. In un contesto attuale caratterizzato da incertezza geopolitica globale, crisi economiche e inflazione, lo scenario si presenta altrettanto complesso. Nonostante ciò, i viaggi non solo persistono ma, sorprendentemente, mostrano un aumento significativo anno su anno.
Il 2023 ha rappresentato un punto di svolta positivo per il turismo italiano, con oltre 445 milioni di presenze nelle strutture ricettive. Questo dato segna un aumento dell’8,1% rispetto all’anno precedente e, in modo significativo, supera i livelli pre-Covid registrati nel 2019, quando le presenze turistiche ammontavano a 436,7 milioni, con una differenza di circa 8,6 milioni.
Il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti ha sottolineato che il recupero è stato guidato principalmente dai turisti stranieri, il cui numero è cresciuto del +13,7% rispetto al 2022, raggiungendo oltre 228,5 milioni di presenze. Al contrario, il mercato italiano ha mostrato una crescita più moderata, con un aumento del +2,8%, totalizzando 216,8 milioni di pernottamenti. Tale dato suggerisce un recupero più lento del turismo interno rispetto a quello estero.
Secondo quanto emerge dal report dell’Osservatorio Turismo Visit Italy, la provenienza dei viaggiatori è diversificata: in cima alla classifica ci sono i turisti tedeschi, con 61 milioni di presenze, seguono gli americani con 15 milioni.
Le città d’arte si confermano la scelta principale (46,8%), seguite dalle località di mare (17,3%) e le aree montane (12,3%). Tra le attrazioni più gettonate ci sono stati il Palazzo Ducale di Venezia, il Parco Archeologico di Pompei e il Parco Nazionale del Vesuvio.
Per il 2023 si stima che i turisti stranieri abbiano speso in Italia intorno ai 46,7 miliardi, una cifra che rappresenterebbe la spesa più elevata degli ultimi 12 anni. In particolare, si sono indirizzati verso locali food and beverage (il 39,7% dell’offerta turistica italiana) e ovviamente verso l’hospitality (38%).
Per quanto riguarda l’anno in corso, le proiezioni contenute nel Report di Visit Italy indicano che il numero di viaggiatori nel 2024 supererà quello del 2023, con un 81% dei viaggiatori globali che prevede di mantenere uguale il numero di viaggi nell’anno in corso, di cui il 42% prevede di viaggiare più frequentemente. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), l’Italia si posiziona al quinto posto nel mondo per arrivi turistici internazionali, confermando un trend pre-pandemico.
Visit Italy preannuncia un 2024 estremamente dinamico: sebbene i viaggiatori tedeschi restino al primo posto tra gli affezionati del nostro Paese, si attende un calo dell’1,7%. Gli americani, invece, si confermano la seconda forza, con un aumento del 5,3%. Bene Regno Unito e Francia con un incremento rispettivamente del 7,5% e del 6,9%.
Nel 2024, secondo Visit Italy, ci sarà poi un boom di City Pass, app che offrono ai viaggiatori un accesso agevolato a una serie di esperienze culturali, attrazioni e trasporti in un’unica soluzione: già nel 2023 sono aumentati del 127% rispetto al 2022.
Un’analisi dettagliata evidenzia inoltre che, nonostante il 47% dei viaggiatori si affidi alle raccomandazioni di amici e familiari per la scelta delle mete, il 61% della Generazione Z e dei Millennial (età 18-45) si lascia influenzare dai social media, basando la loro scelta su foto o video accattivanti. Più in generale, l’89% vorrebbe viaggiare verso destinazioni che non ha mai visitato, il 79% dei Millennial e Gen-Z aspira a partecipare a una giornata-tipo degli abitanti delle località che sta visitando e il 68% è contento di scoprire luoghi meno noti, prima che diventino popolari.
Per questo, tra le mete da scoprire quest’anno per conoscere le realtà locali, ci sono – sempre secondo Visit Italy – Messina, l’Isola di Sant’Antioco, Gaeta, Bari, Rocca di Mezzo e il Parco Naturale Sirente Velino. E poi Courmayeur, Maranello e la Motor Valley, Sorano, Mantova, Tropea, luoghi che offrono un’alternativa al turismo di massa, permettendo ai visitatori di immergersi nelle tradizioni e nell’identità locale, sostenendo progetti sostenibili e mantenendo viva l’identità storica attraverso una presenza digitale strategica.
L’Italia, con la sua capacità di reinventarsi e adattarsi alle nuove esigenze dei viaggiatori, è quindi pronta ad affrontare le sfide del futuro con una rinnovata vitalità e un’offerta sempre più ricca e diversificata.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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