L'Industria Legno-Arredo Italiana nel 2023: Evoluzione e Resilienza

L'Industria Legno-Arredo Italiana nel 2023: Evoluzione e Resilienza

22 Febbraio 2024 Categoria: Design Paese:  Italia

Nel panorama dell’industria legno-arredo italiana, il 2023 ha segnato un momento di riflessione e adattamento, con il settore che ha affrontato sfide significative a livello nazionale e internazionale. Le esportazioni hanno mantenuto un ruolo cruciale, rappresentando il 38% del totale e confermando la resilienza del settore.

Il 2023 ha segnato un punto di svolta per la filiera legno-arredo italiana. Se, da un lato, il fatturato complessivo della filiera ha raggiunto i 52,6 miliardi di euro, confermando la solidità del settore; dall’altro, si è registrata una contrazione dell’-8,1% rispetto al 2022, principalmente attribuibile al calo del mercato interno (-10,1%). Le esportazioni, seppur in calo del -4,5%, hanno comunque raggiunto i 20 miliardi di euro, rappresentando il 38% del totale. Il mercato italiano della filiera legno-arredo, che costituisce il 62% del fatturato complessivo, ha risentito principalmente della riduzione della domanda nel settore residenziale. Questi dati sono emersi dai preconsuntivi elaborati dal Centro Studi FederLegnoArredo su dati Istat e presentati durante la conferenza stampa del Salone del Mobile di Milano 2024.

Claudio Feltrin, presidente di FederLegnoArredo, ha sottolineato come il biennio 2020-2022 abbia visto un crescente interesse verso il settore della casa e dell’abitare, evidenziando una performance superiore rispetto al 2019 (con 10 miliardi di scarto). Tuttavia, è importante considerare che tali dati sono influenzati dall’inflazione: sebbene la produzione sia inferiore rispetto al 2019, i fatturati del 2022 rimangono più elevati a causa dell’aumento dei prezzi (+6,5% per i mobili), ma con conseguente riduzione dei margini aziendali.

Il fatturato del macrosistema arredamento nel 2023 ha subito una leggera flessione rispetto all’anno precedente, attestandosi a 28 miliardi di euro (-3,4%). Tale flessione ha interessato sia il mercato interno (-3,2%) che l’export (-3,6%, circa 15 miliardi di euro), la cui quota sul fatturato totale è rimasta stabile al 53%.

Allo stesso tempo, il macrosistema legno ha registrato un calo del fatturato ancora più marcato (-11,6%), raggiungendo la cifra di 21,4 miliardi di euro. Le esportazioni di legno sono calate del -7,3%, mentre il mercato interno ha arretrato del -12,8%. Nel complesso, il commercio del settore ha chiuso il 2023 con un fatturato di 3,2 miliardi di euro e un calo del -20%.

In una filiera particolarmente votata all’export come quella del legno-arredo, le guerre in corso, gli equilibri geopolitici instabili e la recente crisi del canale di Suez hanno esercitato un notevole impatto, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni. La rotta del Mar Rosso, cruciale per il commercio di questa industria, registra un valore di export di circa 2,5 miliardi di euro e un import di 1,9 miliardi. Le conseguenze di questa crisi si sono manifestate su più fronti:

  • Costi triplicati dei container: tale aumento ricade a valle sul costo dei prodotti finiti, rendendoli meno competitivi sui mercati internazionali.
  • Aumento del prezzo dell’energia: il rincaro dell’energia nei primi mesi del 2024 ha aggravato la situazione, incidendo sui costi di produzione e logistica.
  • Prezzo del legno: dopo aver raggiunto un picco ad ottobre 2022, il prezzo del legno ha iniziato a calare, seppur molto lentamente.

Export della filiera Legno-Arredo

Secondo gli Infodata realizzati dal Centro Studi di FederLegnoArredo, la Francia si conferma in testa per l’export, con un fatturato di 2,7 miliardi di euro e una crescita del +0,6%. Segue la Germania a 1,8 miliardi di euro, in calo del -6,4% a causa di una pesante crisi interna. Gli Stati Uniti, dopo due anni di crescita sopra la media, scendono al terzo posto con 1,7 miliardi di euro e un calo del -13,2%. La Cina, al settimo posto, registra la peggiore performance tra le prime 10 destinazioni con un -19,1%. In dodicesima posizione troviamo gli Emirati Arabi Uniti con una variazione positiva del +3,3%. Seguono la Russia (-7,4%), il Canada (-14,5%) e l’Arabia Saudita (-1,9%).

Arredamento

Il biennio 2021-2022 ha rappresentato un periodo eccezionale per il macrosistema arredamento, grazie al ruolo centrale assunto dalla casa nelle vite delle persone e alla spinta propulsiva degli incentivi fiscali. Il 2023, con una flessione del -3,4% a livello totale (-3,2% in Italia e -3,6% sull’export), segna un ritorno alla normalità, influenzato anche dalla contrazione del mercato residenziale. Il fatturato del settore si attesta a 28 miliardi di euro.

Nei primi dieci mesi del 2023, alcuni mercati hanno registrato una contrazione delle vendite che ha pesato in modo determinante sul fatturato complessivo. Tra le prime 10 destinazioni dell’export italiano, gli Stati Uniti si posizionano al secondo posto con un valore di 1,3 miliardi di euro e una flessione del -11,4%. La Francia, con un fatturato di 2 miliardi di euro e una crescita del +1,1%, si conferma il primo mercato di riferimento. La Germania segue al terzo posto con 1,1 miliardi di euro e un calo del -5%. Da segnalare la performance negativa della Cina, settimo posto con un calo di -19,8%, a segnalare la difficoltà del mercato cinese nel settore, e del Canada, quindicesimo posto con un -16,7%. In crescita, invece, gli Emirati Arabi (+4,8%), l’Arabia Saudita (+2,5%) e la Grecia (+9,6%).

Cucine

Il settore delle cucine si distingue nel panorama dell’arredamento italiano del 2023 per la sua stabilità, in controtendenza rispetto agli altri comparti. Il fatturato alla produzione, sfiorato i tre miliardi di euro nel 2022, si attesta a 3 miliardi nel 2023 con una contenuta contrazione del -2%. Tale flessione è dovuta principalmente alla produzione rivolta al mercato italiano (-3%), mentre le esportazioni rimangono stabili. Nei primi dieci mesi dell’anno, i primi due mercati di esportazione, Francia e Stati Uniti, registrano rispettivamente un +0,1% e un +5,8%. La Svizzera, terzo mercato con 59 milioni di euro, registra un calo del -1,5%.

Arredo Bagno

Nonostante una flessione nel 2023, il settore arredobagno mantiene un valore significativo, con un fatturato di 4,3 miliardi di euro e in calo del -2,2%. L’export, che rappresenta il 40% del fatturato totale, ha subito una flessione del -5%, mentre le vendite nazionali si sono mantenute stabili a 2,6 miliardi di euro.

Le previsioni per il 2024 sono positive: si stima un recupero del settore, favorito anche dall’avvicinarsi del Salone Internazionale del Bagno di aprile, in concomitanza con il Salone del Mobile.

In conclusione, come sottolineato da Claudio Feltrin, il design italiano manterrà il suo ruolo preminente nel dettare le tendenze del settore legno-arredo. La sua distintiva combinazione di stile, ricerca dei materiali, tecnologia e sostenibilità continuerà a posizionarlo come punto di riferimento a livello internazionale.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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