Il settore turistico è in forte sviluppo in Cile e questo apre moltissime opportunità di sviluppo per le imprese italiane interessate a investire nel paese sudamericano. Scopriamole insieme!
Il Cile è un paese con una ricca storia e cultura, situato in una posizione geografica unica che offre una varietà di paesaggi naturali. Negli ultimi anni, il turismo in Cile è cresciuto notevolmente, attirando turisti da tutto il mondo.
Nel 2022, il Cile ha ricevuto circa 6 milioni di turisti stranieri, con una spesa turistica di circa 9 miliardi di dollari. L’arrivo di turisti non cileni è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni e la spesa turistica nel paese nel 2022 ha raggiunto circa 9 miliardi di dollari, ovvero il 52,9% in più rispetto al 2021 e l’87,8% in più rispetto al 2020.
Le entrate derivanti dal turismo in entrata finora nel 2023 ammontano a 682 milioni di dollari, il che rappresenta un recupero del 74,2% rispetto ai livelli dello stesso periodo del 2019. Nel frattempo, le entrate provenienti dal turismo interno sono stimate a 3.070 milioni di dollari, osservando un incremento rispetto allo stesso periodo del 2019 del +18,0%, superando i livelli pre-pandemia di circa 468,1 milioni di dollari.
Il turismo in Cile è un settore che ha mostrato un forte dinamismo sia a livello di investimenti, di entrate in valuta estera e di occupazione, con un contributo del 4,2% al PIL.
Il 50% dei viaggi internazionali sono motivati da un turismo di particolare interesse, un’attività che si concentra in luoghi preferibilmente aperti e la cui particolarità non risiede nelle infrastrutture o nelle attrezzature, ma nel patrimonio, che conserva un alto grado di autenticità. Ecoturismo, agriturismo, turismo culturale, turismo termale o del benessere e turismo scientifico sono solo alcune delle forme di questa variante, che a livello mondiale cresce di circa il 30% annuo. Rispetto ad altre destinazioni, la natura cilena è senza dubbio il grande valore aggiunto del Paese. La geografia nazionale offre paesaggi attraenti, poco contaminati dalla presenza umana. La Patagonia o il deserto di Atacama sono aree molto attraenti per gli abitanti dei paesi ad alta densità di popolazione che cercano tranquillità. Secondo i dati del SERNATUR (Servizio Nazionale del Turismo), circa il 63% dei visitatori stranieri dichiara che la motivazione principale per venire in Cile è godersi i paesaggi e la natura. Il Paese offre molte possibilità di attività che fanno parte di questo tipo di turismo: kayak, pesca a mosca, alpinismo, trekking, turismo di birdwatching, ecc. E se ai paesaggi incontaminati aggiungiamo il patrimonio culturale, è possibile individuare un altissimo potenziale di sviluppo.
Dal 2017 Il Cile ha un sigillo di sostenibilità per le strutture ricettive turistiche, che le esorta a contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, promuovendo l’efficienza energetica e offrendo servizi pensati alla sua tutela.
Il governo cileno e le autorità hanno promosso negli ultimi anni lo sviluppo della Patagonia cilena a partire delle sue caratteristiche naturali, quindi quell’ecoturismo o turismo della natura sono oggi una delle attività economiche più importanti dell’area e ha portato alla creazione e concentrazione di servizi e relative attrazioni di lusso nel settore.
Il governo cileno, inoltre, ha ideato un programma strategico per il turismo del vino in Cile. Questo programma lavora allo sviluppo e al rafforzamento dell’enoturismo in Cile in modo globale, promuovendo e diffondendo il settore a livello nazionale e internazionale, offrendo una proposta attraente, innovativa, competitiva e sostenibile e, allo stesso tempo, cerca di promuovere l’innovazione, la qualità e la raffinatezza come fattori strategici che contribuiscono allo sviluppo di prodotti enoturistici competitivi in ciascuna delle regioni.
Secondo i dati del Sernatur (Servizio Nazionale del Turismo), nella capitale del Cile, Santiago, si stima che il mercato registrerà un aumento dell’offerta di camere dell’8,6% entro il 2026. Si presume che l’investimento totale da realizzare nella capitale tra il 2023 e il 2026 ammonterà a 3,7 milioni di UF (circa 150 milioni di dollari), dopo due anni di interruzione dei progetti, prima per la crisi sociale del 2019 e poi per la pandemia.
Secondo il rapporto della società Fitzroy Tourism & Real Estate, il ritorno dell’occupazione ai livelli pre-pandemia, pari a circa il 70%, sarà raggiunto entro la metà del 2024. Fondamentale, sottolinea lo studio, sarà l’ingresso di nuove abitazioni al mercato, nonché la proiezione di un maggior flusso di turisti stranieri a fronte di un miglioramento dello scenario economico locale e globale rispetto agli ultimi anni. Secondo il rapporto, tra il 2023 e il 2026, entreranno sul mercato 1.252 camere, attraverso l’inaugurazione di circa 7 hotel a Santiago, il che implicherebbe un aumento dell’8,6% rispetto allo stock disponibile nel 2021. Con le 1.252 camere che saranno aggiunte al mercato entro il 2026, il comune di Las Condes concentrerà la quota maggiore di posti letto disponibili nella Regione Metropolitana, con una quota del 31%. Seguiranno Providencia (27%) e Santiago (21%).
Opportunità per le imprese italiane
Le imprese italiane, nei prossimi anni, potranno dunque trovare nel paese sudamericano moltissime opportunità di sviluppo nell’industria del turismo.
Nel settore delle costruzioni, le imprese italiane possono partecipare alla realizzazione di nuove strutture ricettive, come hotel, resort e altre infrastrutture turistiche, la cui domanda è destinata ad aumentare nei prossimi anni. Il governo cileno sta investendo in questo settore, e le imprese italiane possono beneficiare di questo trend positivo.
Nel settore dell’ospitalità le imprese italiane possono fornire una serie di servizi turistici, come tour operator, agenzie di viaggio, guide turistiche e servizi di ristorazione.
Inoltre, le imprese italiane possono collaborare con le imprese cileni per sviluppare nuovi prodotti e servizi turistici. Il Cile ha un’economia diversificata, e le imprese italiane possono trovare opportunità di collaborazione in diversi settori, come l’agroalimentare, la moda e il benessere.
Per chi desidera investire nel settore turistico nel paese sudamericano, questo è quindi uno dei momenti migliori.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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