Eccellente la performance dell’industria dentale italiana: esportazioni più che raddoppiate nell’ultimo decennio e crescita del 16% nel 2022.
Durante la presentazione dei risultati della ricerca condotta da UNIDI (Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane) sull’export italiano, in collaborazione con l’istituto di ricerca Key-Stone, sono emersi dati molto positivi che confermano il trend favorevole dell’export italiano. L’analisi, realizzata in collaborazione con le principali aziende produttrici italiane, ha evidenziato una crescita del 16%, confermando quanto già anticipato dallo studio di settore condotto da UNIDI.
Il mercato delle esportazioni, quasi interamente presidiato dai produttori italiani (96%), presenta un tasso medio composto di crescita del 7% nell’ultimo decennio, periodo in cui le esportazioni sono più che raddoppiate, arrivando a una stima di 875 milioni nel 2022.
Nell’ambito della ricerca è stato realizzato un approfondimento a cui hanno partecipato quasi tutti i più importanti fabbricanti italiani: un campione che copre il 61% delle esportazioni italiane di prodotti dentali. Questa ulteriore analisi ha voluto approfondire in dettaglio quali siano i paesi di esportazione del made in Italy e la componente merceologica, suddividendo le attrezzature dai consumabili.
È emerso che, per quanto riguarda la composizione del business, il 60% delle esportazioni è rappresentato da attrezzature e il restante 40% da consumabili. Le vendite dei prodotti di consumo, che includono anche implantologia, ortodonzia, servizi e dispositivi “semi durevoli”, sono cresciute del 10%, mentre le attrezzature hanno registrato una crescita del 20%. È interessante notare che a livello mondiale la componente di attrezzature, impiantistica e mobili rappresenta solo il 28%, evidenziando un forte apprezzamento a livello globale per le tecnologie e gli arredi made in Italy.
La principale area geografica per le esportazioni italiane rimane l’Europa, contribuendo al 64% del totale. I principali paesi europei di destinazione dell’export italiano sono la Francia, la Spagna, la Germania e la Russia, mentre al di fuori dell’Europa i primi posti sono occupati dalla Cina e dall’Arabia Saudita. Il 70% delle esportazioni di attrezzature è destinato all’Europa, mentre l’esportazione dei prodotti di consumo è particolarmente rilevante nelle regioni dell’Asia/Pacifico e dell’America Latina.
Nonostante lo sviluppo ottimistico e l’apprezzamento della manifattura italiana nel mondo, si segnala qualche preoccupazione per il futuro, soprattutto nell’area mediorientale, che rappresenta il 9% delle esportazioni. Tale preoccupazione è legata alle recenti instabilità geopolitiche, in particolare al conflitto israelo-palestinese.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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