Ecco chi sono le prime 20 società percepite come più sostenibili sul web secondo l’ESG Perception Index elaborato da Reputation Science.
Secondo l’ESG Perception Index, l’osservatorio sulla reputazione di sostenibilità di Reputation Science, nel semestre ottobre 2022-aprile 2023, aumenta la spinta comunicativa sul web delle aziende sui temi ESG.
L’Osservatorio di Reputation Science prende in esame le maggiori aziende sul mercato italiano per realizzare una classifica delle prime 200 società percepite come più sostenibili sul web. Il modello di analisi valuta la prossimità del brand ai 17 SDG (Sustainable Development Goals, gli obiettivi di sviluppo sostenibile) e produce per ciascuno un indicatore (da 0 a 100) basato su parametri quali-quantitativi e strutturali: sullo score pesano il volume dei contenuti che riportano l’associazione tra il brand e la sostenibilità, l’impatto reputazionale di questi contenuti, l’associazione dell’identità del brand alla sostenibilità sui motori di ricerca e quanto l’azienda racconti la sostenibilità attraverso i suoi canali proprietari.
Gli analisti di Reputation Science hanno osservato un’espansione dei contenuti online che citano i brand oggetto dell’analisi. La base dati totale analizzata da gennaio 2021 ad aprile 2023 è di 7,2 milioni di contenuti online (news online, blog, forum, social ecc.), di cui 2 milioni nel solo semestre ottobre 2022-aprile 2023 (+25% rispetto a quello precedente). Nel periodo di analisi, il 31% delle conversazioni proviene dalle testate online. A seguire, i blog (23%) e Twitter (21%). I quotidiani rappresentano invece quasi il 6% delle citazioni.
A dominare la classifica è il cluster Energy. Enel consolida il proprio posizionamento in vetta con uno score di 94.23 su 100, seguita da Eni (84.43) e Terna (73.22). La classifica delle aziende con la migliore percezione di sostenibilità vede in quarta posizione Intesa Sanpaolo, che guadagna terreno (+1) raggiungendo un punteggio di 69.32, seguita da Cassa Depositi e Prestiti che ha scalato quattro posizioni ed è quinta, con un punteggio di 68.27 (+6.43). CDP ha siglato un accordo con la Commissione europea per nuovi investimenti in Italia, destinando fino a 750 milioni di euro. Ha poi collaborato con Autostrade ed Eni puntando su elettrico, idrogeno e biocarburanti. Infine, l’accordo con Confindustria, che mira a espandere le opportunità di export per le imprese italiane. A2A si conferma sesta nel ranking delle aziende percepite come le più sostenibili nel semestre ottobre 2022-aprile 2023, ottenendo un punteggio di 64.05 su 100, e anche Stellantis, settima, mantiene la propria posizione, con un 62.22. Ferrovie dello Stato Italiane ha guadagnato quattro posizioni e registra uno score pari a 61.57. UniCredit si posiziona al nono posto con un punteggio di 58.16. Segue TIM (57.40), che, nonostante una flessione, difende il proprio posizionamento in top 10. Sace registra un notevole salto di dodici posizioni e sale all’undicesimo posto con un punteggio di 57.21. Segue Edison con 56.61 punti, Sia Snam che Acea mantengono saldamente il proprio posizionamento, rispettivamente al 13° e 14°, con uno score di 55.98 e 55.74. Segue Mercedes-Benz, che lascia la top 10 ottenendo comunque 52.38 punti su 100. ERG guadagna tre posizioni e, con 51.90 punti, si aggiudica il 16° posto. Bmw si classifica diciassettesima con 50.64 punti e Poste Italiane è alla posizione 18 con 50.12 punti. Audi fa il suo ingresso nella top 20 con un’ascesa di ben 14 posizioni (50.06/100). Infine, Webuild entra in coda nella top 20 con un punteggio di 49.68 dopo avere ottenuto il top rating per la sostenibilità in Australia.
La società che è cresciuta maggiormente all’interno della classifica generale è Ansaldo Energia (+66). Un altro top mover nel ranking di percezione di sostenibilità elaborato da Reputation Science è Deutsche Bank (+46). A seguire per numero di posizioni guadagnate Coca-Cola (+28), BNL BNP Paribas, Credem (+27 per entrambe), Deloitte, Azimut Holding, Sorgenia e IBM (un parimerito a quattro con un’ascesa di 26 posizioni).
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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