Salone del Mobile 2023: Cambia la Geografia dell’Export

Salone del Mobile 2023: Cambia la Geografia dell’Export

24 Aprile 2023 Categoria: Design

Il Salone del Mobile di Milano è da sempre un momento di incontro tra buyer e produttori, ma anche un momento di riflessione sullo stato della filiera legno-arredo, il cui export, punta di diamante del settore, si dirige sempre meno verso Russia e Cina per rafforzarsi negli USA e in nuovi mercati come India ed Emirati Arabi.

Si è conclusa ieri, domenica 23 aprile, la 61ª edizione del Salone del Mobile, la manifestazione punto di riferimento internazionale per il settore dell’arredo e del design, registrando numeri interessanti che ancora una volta sanciscono la forza catalizzatrice dell’evento.

I numeri della manifestazione

Sono stati più di 2.000 i brand espositori, di cui il 34% da 37 Paesi, tra cui 550 giovani designer da 31 Paesi e 28 Scuole e Università di design da 18 nazioni. In termini di affluenza di visitatori, le presenze registrate sono state 307.418 (+15% rispetto al 2022), in sei giorni, da 181 Paesi. Particolarmente significativo il 65% di buyer e operatori di settore provenienti dall’estero: la Cina è tornata a essere il primo Paese dopo l’Italia, seguita da Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna con Brasile e India a pari merito. Oltre 5.400 i giornalisti accreditati il 47% dei quali provenienti dall’estero.

Accelera il digitale

Superano le migliori aspettative anche i dati registrati dalla piattaforma digitale durante i giorni del Salone. Sito, newsletter, app, push e social network hanno raccontato quotidianamente lo svolgersi della manifestazione, le attività dedicate al pubblico e ai brand, gli eventi e le novità presentate dalle aziende, tra prodotti, workshop e allestimenti. Un racconto live che segue il piano di attivazioni iniziato nelle settimane precedenti e una pianificazione multicanale che ha dato spazio anche alle attività dietro le quinte di tutti gli addetti ai lavori coinvolti.

La design community internazionale ha risposto con entusiasmo: sul fronte social, sono stati 30 milioni gli account raggiunti e i contenuti hanno registrato oltre 6 milioni di video views e circa 80 milioni di impression. Sul sito invece i visitatori sono stati circa 1 milione e oltre 7 milioni le pagine viste.

L’app aggiornata Salone del Mobile Milano ha triplicato il numero di download dall’inizio dell’anno, grazie anche alla presenza del nuovo servizio di mappa interattiva che ha registrato oltre 350mila sessioni durante la fiera e permesso di effettuare oltre 750mila scansioni con il servizio di matchmaking, supportando l’esperienza dei visitatori e agevolando uno scambio efficiente con gli espositori.

Hanno contribuito al racconto su scala globale di quanto successo al Salone anche la pubblicazione sistematica di contenuti dedicati sul canale cinese WeChat, lo streaming dei talk organizzati in fiera e un podcast giornaliero che ha raccolto le voci di alcuni dei protagonisti di questa edizione. Tra le novità da segnalare, il lancio del canale TikTok, che ha visto uno storytelling dedicato, anche attraverso la narrazione di content creator, registrando 4 milioni di visualizzazioni video e oltre 3 milioni di pubblico raggiunto. Sono state sviluppate anche diverse attività in realtà aumentata, tra cui il contest per vincere un esclusivo zaino Piquadro, che ha registrato oltre 10mila sessioni.

Durante la Manifestazione è stata inoltre ufficializzata la collaborazione con il media digitale Highsnobiety, che ha generato contenuti quotidiani di aggiornamento della Manifestazione destinati a un target inedito per il Salone: una nuova generazione internazionale attenta alle innovazioni culturali e di mercato.

Cambiano le rotte dei prodotti di design made in Italy

Un momento di incontro, quindi, ma anche di riflessione. In occasione della manifestazione, infatti, sono stati diffusi i risultati dei consuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo sulle performance dell’intera filiera.

Secondo il report, complessivamente, il fatturato alla produzione della filiera legno-arredo è cresciuto del 12,6%, passando così dai 43,2 del 2019, ai 50,2 miliardi del 2021 agli attuali 56,5 con una partenza estremamente brillante nel primo trimestre che è andata man mano riducendosi a fine anno, sia sul mercato interno che sui mercati esteri. Il +12,6% è la sintesi di un +12,2% delle vendite Italia (35,6 miliardi di euro) e di un +13,3% delle esportazioni (21 miliardi di euro) che rappresentano il 37% delle vendite totali.

L’export è stato trainato soprattutto dagli Stati Uniti, (+25,7%) che sono diventati la seconda destinazione davanti alla Germania (+9,7%) e dopo la Francia (+9,5%), che si conferma primo mercato di sbocco.

La crescita delle esportazioni va letta in un quadro in cui la guerra ha modificato gli scenari: nel 2022 le esportazioni verso la Russia valevano 334 milioni di euro con una flessione sul 2021 del 27,3% pari a 126 milioni di euro, facendo così uscire la Russia dal top ten dell’export di filiera. Basti pensare che nel 2013 la Russia era la quarta destinazione delle nostre esportazioni con circa 1 miliardo di euro, dimezzate già nel 2017, e man mano il fenomeno si è confermato. Di contro le esportazioni verso gli Stati Uniti, che sempre nel 2013 erano la quinta destinazione, sono cresciute di 488 milioni rispetto all’anno precedente (+25,7% sul 2021), fino ad arrivare agli attuali 2,3 miliardi di euro. La Francia è la prima destinazione delle esportazioni italiane della filiera con circa 3,3 miliardi di euro nel 2022 e una crescita del 9,5%. La Germania è il terzo mercato e cresce del 9,7% rispetto al 2021 arrivando a 2,3 miliardi di euro. La Cina si conferma la settima destinazione caratterizzata negli scorsi anni da un particolare dinamismo con variazioni percentuali di crescita molto più marcate degli altri Paesi, mentre nel 2022, a causa della gestione della pandemia decisa dal Governo cinese e delle chiusure conseguenti, è tra i primi 10 mercati quello con la crescita più bassa (+1,1%).

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, sostiene infatti che “stanno cambiando le rotte dei prodotti di design Made in Italy. Se prima del Covid qualsiasi imprenditore avrebbe puntato sulla Cina come mercato del futuro, adesso rimane un mercato importante per contratti e commesse, ma nel quale investire direttamente non è più all’ordine del giorno. L’Europa si conferma il mercato da mantenere e sviluppare costantemente, al quale affiancare sicuramente gli USA in forte ascesa e le new entry Emirati Arabi e India che, anno dopo anno, stanno risalendo la classifica aumentando il valore importato dei nostri prodotti”.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
  • made in italy

Hai un progetto Export? Compila il Form

Pubblicità
  • Simest
  • made in italy