Legno-Arredo Made in Italy: Continua la Crescita dell'Export nel Primo Semestre 2022

Legno-Arredo Made in Italy: Continua la Crescita dell'Export nel Primo Semestre 2022

11 Ottobre 2022 Categoria: Design

Prosegue la crescita dell’export del comparto legno-arredo nei primi 6 mesi del 2022, con un incremento del +16,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

La filiera del legno-arredo mantiene l’andamento positivo anche nel primo semestre 2022, seppur con i primi segnali di rallentamento, secondo le ultime rilevazioni elaborate dal Centro Studi FederlegnoArredo su un campione rappresentativo di aziende. La variazione delle vendite rispetto al primo semestre 2021 è stata del +22,2% (+26,7% vendite Italia e +16,3% esportazioni), mentre nel trimestre gennaio-marzo 2022 le vendite superavano del +24,5% in valore quelle del corrispondente trimestre 2021, con +27,2% del mercato italiano e un +21% dell’estero.

La minore crescita delle vendite estere riguarda principalmente il macro-sistema arredamento e illuminazione (oltre il 50% della produzione va all’estero), che nel primo semestre registra un incremento dei ricavi del +15,5%, positivo ma inferiore a quello della filiera nel suo complesso, con un andamento più dinamico per l’Italia (+18,3%) trascinato dai bonus edilizi, rispetto all’estero (+13,1%). Anche i dati Istat confermano questo trend dell’export che per la filiera: +18,4% a gen-giu 2022 su gennaio-giugno 2021, rispetto a +21,3% di gennaio-marzo 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 e al +16% di aprile-giugno, perdendo 5 punti percentuali. E nel macrosistema arredamento la dinamicità iniziata nei primi tre mesi del 2022 (+20,5%) sta subendo un rallentamento (+16,7%).

Lo scenario politico nazionale e internazionale rende molto difficile agli imprenditori azzardare qualsiasi tipo di previsione: seppur con tutte le incertezze dovute al contesto economico e geopolitico, il sentiment complessivo è che ci sia un progressivo rallentamento rispetto al 2021 che consente comunque al settore di mantenere un risultato positivo anche nel 2022 e con valori superiori al periodo pre-Covid.

“Premesso questo - commenta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo - sarà necessario capire quanto questi risultati siano davvero positivi o non nascondano in pancia gli aumenti di listino che le aziende sono state costrette ad applicare in questi mesi per i continui rincari di energia e materie prime. Basti pensare che l’indice Istat dei prezzi alla produzione dell’industria evidenzia chiaramente l’aumento dei prezzi per il legno, in particolare per i pannelli, è del 31% nei primi tre mesi del 2022 rispetto al 2019, e, anche se in misura meno marcata, per mobili (+11%) e illuminazione (+4%)”.

“Saranno soltanto i bilanci a definire la vera sostanza del buon andamento del 2022 che i numeri sembrano al momento sancire. Se nel 2021 la crescita registrata era per l’80-85% di tipo quantitativo e il resto dovuto agli aumenti, per il 2022 temo che dovremmo invertire il rapporto. Per questo serve prudenza – prosegue Feltrin – anche alla luce dell’inflazione e della perdita di potere d’acquisto delle famiglie. Dobbiamo capire se i primi rallentamenti sono dovuti al calo di domanda, o a difficoltà di consegne stante la scarsità di materie prime o all’aumento dei prezzi, o molto probabilmente all’insieme di tutti questi fattori. Dopo un 2022 in cui il problema è stata la marginalità che gli aumenti di listino hanno eroso, compromettendo in alcuni casi anche gli investimenti, la preoccupazione adesso è come sarà il 2023. I cambi di scenario sono troppo repentini e il rischio di fermarsi in attesa di capire come si evolverà la situazione è reale”.

Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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