L’Aceto Balsamico di Modena Igp è uno dei prodotti agroalimentari Made in Italy tra i più apprezzati al mondo. Basti pensare che, con 100 milioni litri di produzione certificata, è capace di generare oltre 400 milioni di Euro di valore alla produzione, pari 1 miliardo Euro di valore al consumo, grazie in particolar modo all’export, che vale il 92% del totale.Dati annunciati dal Consorzio di tutela Aceto Balsamico di Modena, nel comunicare la conferma, come ente di controllo, del Csqa (uno dei più importanti in Italia, che ha in portafoglio 71 indicazioni geografiche del Belpaese). Una conferma che arriva in un periodo d’oro per l’Aceto Balsamico di Modena Igp, che vede crescere l’apprezzamento del prodotto invecchiato, che, dal 2014 al 2021, è arrivato ad una produzione di oltre 5,2 milioni di litri (+ 33% solo sul 2020). Numeri record per uno dei grandi prodotti dal prestigio internazionale della food valley dell’Emilia-Romagna, Regione che vanta 44 prodotti agroalimentari Dop e Igp, e genera un valore economico pari a 2.779 milioni di Euro ponendosi al primo posto tra le regioni italiane per impatto economico del food ad Indicazione Geografica.
“La collaborazione dei due enti ha reso possibile l’avvio del progetto relativo al Passaporto Digitale dell’Aceto Balsamico di Modena - afferma il direttore del Consorzio, Federico Desimoni - un programma innovativo e pionieristico nel campo della tracciabilità, sicurezza alimentare, legalità e trasparenza che approderà sul mercato nei prossimi mesi e che anticipa le politiche comunitarie in materia di passaporto digitale dei prodotti recentemente annunciato dalla Commissione Europea.”
“Siamo orgogliosi che un’eccellenza del made in Italy - ha sottolineato Pietro Bonato, dg e ad Csqa - come l’Aceto Balsamico di Modena Igp confermi Csqa nei controlli: questo a dimostrazione di un importante lavoro sul fronte dei controlli, volti alla garanzia e tutela di un prodotto storico e simbolo dell’Italia. La quota export raggiunta del 92% è a dimostrazione dello straordinario valore e riconoscibilità raggiunti sui mercati internazionali e l’apprezzamento da parte dei consumatori. L’Aceto Balsamico di Modena Igp è stato la prima tra le grandi Indicazioni Geografiche italiane ad avviare la sperimentazione del Passaporto Digitale, il sistema di tracciabilità agroalimentare realizzato in collaborazione con il Poligrafico dello Stato, Csqa e Fondazione Qualivita, la cui realizzazione è la conferma dell’impegno sul fronte dell’innovazione per i prodotti a denominazione di origine”.
Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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